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Il figlio dell'altra

Regia di Lorraine Levy vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Il figlio dell'altra

di alan smithee
8 stelle

TFF 2011 - FESTA MOBILE
Due famiglie, due popoli confinanti, due razze diverse, due religioni differenti, un unico contrasto insanabile, per quanto assurdo ed inconcepibile al mondo esterno. E uno scambio di culle, avvenuto mentre l'ospedale veniva evacuato per un raid aereo, che vede per un caso foortuito e dopo diciotto lunghi anni,  le due famiglie necessariamente coinvolte alla soluzione di un problema civico, morale e soprattutto inerente i propri sentimenti. Ecco che una famiglia israeliana di origini francesi e una palestinese si vedono costrette loro malgrado ad approfondire le conoscenze fino a sentirli parte l'uno dell'altra, lasciando da parte i contrtasti e l'odio insanabile per lasciare il posto all'accettazione e alla tolleranza. Il film di Lorraine Levy affronta con una certa scioltezza temi caldissimi e risulta spesso toccante grazie anche ad un buon cast motivato e affiatato, sul quale campeggia come ormai non potremmo non aspettarci la statuaria bellissima Emmanuelle Devos, forse l'attrice francese migliore dell'ultimo decennio.
Certo poi la regista tende talvolta un po' ad eccedere con sentimentalismi e situazioni zuccherose, annacquando esageratamente un finale condito di micro-tragedia scampata per un pelo che andava evitato assolutamente. Ma la pellicola smorza queste pecche madornali grazie all' alto valore civico di cui si fa portavoce,  e si fa seguire molto bene, esplicitando una volta di più, ma più chiaramente di tante altre volte, le incontrovertibili differenze che dividono ora piu' che mai due popoli entrambi devoti e con principi religiosi piu' marcati di tanti altri, ma non per questo in grado di dirimere in modo definitivo i perenni contrasti che li separano da sempre.

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