Regia di Benny Chan vedi scheda film
La storia di Huo Jie (Andy Lau) inizia nella fase più cruenta (primi anni 20) delle devastanti guerre regionali che sconvolsero il gigante asiatico e ci mostra il suo difficile percorso di redenzione da spietato condottiero a uomo di pace, conversione che non sarà affatto indolore. Il regista, Benny Chan, riprende con abilità lo stile di similari produzione degli anni 70, infarcendo il racconto “wuxiapian” di una tragicità di fondo che ne smussa la spensieratezza e “giustifica” l’azione sfrenata mostrata sullo schermo; anche il tasso di spiritualità “marziale” è notevolmente presente, con frequenti espliciti riferimenti al Budda ed ai suoi insegnamenti. Il tutto con una resa scenica spettacolare e molto precisa nel controllare sia le molte fasi movimentate che i momenti riflessivi e teatrali, quali i risvolti “edipici” tra il protagonista ed il suo aiutante Cao Man, fulcro dell’intera vicenda raccontata. Un’unica, ma perdonabile, semplificazione concettuale viene usata per descrivere il percorso espiativo del protagonista; tale aspetto, comunque complicato da rendere su pellicola, avrebbe richiesto infatti un approccio differente e più ragionato. Chan sceglie quindi di procedere per accumulo di tragicità punitive nei confronti del reietto Huo Jie e sfuma la sua difficile risalita morale in modalità un po’ semplicistiche, troppo repentine e affastellate di luoghi comuni. Ciò non toglie che tutti i conflitti vengano egregiamente esplicati nel sontuoso finale, un po’ schiacciato da un eccesso di simbolismi, ma comunque emozionante. Il resto della messa in scena è impeccabile: la fotografia, in particolare, si aggancia all’iniziale freddezza dell’animo di Huo Jie e guadagna gradazioni, seppur fosche e con poche folgoranti eccezioni cromatiche, nel divenire della storia. I molti ed ottimamente coreografati combattimenti, coadiuvati da uno stile registico sicuro ed agile, contribuiscono infine ad esaltare le doti marziali dei protagonisti (soprattutto dello scattante Wu Jing) e aumentano la godibilità di un film appassionante.
Combattiva.
Buona.
Redento.
Contorto.
Tragica.
Sottoutilizzato ma simpatico.
Indomito
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