Regia di Franklin J. Schaffner vedi scheda film
Negli anni '20 del '900, in un carcere di massima sicurezza nella Guyana Francese, il detenuto Henri Charriere (McQueen), detto Papillon per via del tatuaggio che porta sul petto, conosce il falsario Louis Dega (Hoffman). Dichiaratosi perpetuamente innocente, Papillon tenta ripetutamente la fuga, andando ogni volta incontro a pene più atroci (l'isolamento, al buio, per cinque anni e a razione ridotta) che non lo piegano nell'animo né lo portano a tradire l'amico maneggione che, nel frattempo, si è guadagnato mansioni sempre più privilegiate. Tenterà ancora e ancora, finirà in carcere anche in Honduras ma alla fine, fiaccato nel fisico e con i segni del logorio sul volto, continuerà i suoi disperati tentativi di fuga.
Pietra miliare del genere carcerario, tratto dal romanzo autobiografico dello stesso Charriere, Papillon è un inno alla resistenza, un urlo durato decenni in nome della libertà e della giustizia. Tra melodramma, film d'avventura e thriller, il film rappresentò l'apice della carriera di Steve McQueen, allora richiestissimo e già reduce dai successi di Cincinnati kid, Bullit e L'ultimo buscadero. Il film andò incontro anche a una parodia, Fafallon, interpretato da Franchi e Ingrassia sotto la regia di Riccardo Pazzaglia.
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