Regia di Franklin J. Schaffner vedi scheda film
"Maledetti bastardi sono ancora VIVO!!!"
L'urlo di di Papillon-McQueen si libra nello spazio blu dell'oceano sancendo il finale del film e di un'odissea umana.Un animo incatenato quello del detenuto Charrière ad un regime carcerario,il piu' infame del mondo:L'isola del diavolo,Guyana francese....luogo infernale dove il razionale è affidato al nome del demone dell'isola,il diritto di replica è inesistente,l'oceano è il simbolo di uno spazio immenso che ha il valore del magma infernale,invalicabile,un mondo popolato da mercenari corruttibili,dipendenti della colonia lebbro-infernale.Aldila' di cio' vive la TERRA una speranza che non muore mai,un sogno che riesce a divenire realta' nell'animo caparbio di McQueen-Papillon.
Dalla mia introduzione al film si potrebbe pensare che tutto è parte del cerebro di uno scrittore di romanzi carcerari /d'appendice,ma la storia di Henry Charrière è reale e trascritta in un omonimo romanzo.Nel 1973 il regista Schaffner coadiuvato da Charrière porta in scena la storia di Papillon,soprannome di Charrière per via di una farfalla tatuata sul petto (e nel cuore).Un buon drammone carcerario,con ritmo e regia lineari,avvalendosi del duo McQueen- Hoffman il regista offre una trama caparbia,basata sull'innesto di stilemi classici del prison-movie.Il contesto è quello di un isola immensa dove i detenuti sono automi in divisa(da prigionieri) subordinati dell'orrendo sistema detentivo,una sorta di lager all'aperto,con detenuti di "vecchia data" a far da mercenari KAPO',guardie di un sistema aguzzino,dove Papillon tenta la fuga,per essere riacciuffato e rinchiuso nell'orribile "spazio" di "Mura infami"tetre e pullulanti di viscidume.In un contesto di abominio vive pero' una sincera amicizia:Papillon-Dega....un assassino e un falsario,la linea registica impronta nel caso il classicismo hollywoodiano del duo antitetico.Il duo funziona a meraviglia,un incastro alchemico,simbiotico, naturale, i toni emozionali alleggeriscono il film dal dramma lacerante che la detenzione porta con se offrendo uno spaccato simbolico della voglia di liberta' che vive nell'animo umano,in ogni posto anche il piu' tremendo
.La pellicola è godibile aldila' del dilungamento evitabile in alcuni punti.Ma tutto acquista notevole valenza grazie alle performance di McQueen/Hoffman,volti duri,sofferenti,ma dotati di sensibilita' straordinarie,attori che qui bucano lo schermo in passaggi significativi.La differenza è tutta nell'ambientazione reale,una scenografia "nature" della reale isola del diavolo resa da Schaffner inferno/purgatorio fino al paradiso,quello di Papillon/Mcqueen,il suo urlo finale al cielo...una farfalla sul petto,il cuore della liberta' di uomo che batte forte,abbattendo ogni prigione,ogni catena,volando piu' in alto di qualunque cosa.....
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