Regia di Franklin J. Schaffner vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Pellicola sostanziosa di matrice carceraria, ma alternativa a tanti altri film dello stesso genere per diverse caratteristiche salienti.
A partire dall’ambientazione naturale (le isole e le paludi della Guiana francese), passando ad alcuni dialoghi, e scene, di stampo più leggero e spensierato, per finire al rapporto di amicizia tra i due personaggi chiave, tratteggiato con molta cura.
Papillon (Steve McQueen) e Degà (Dustin Hoffman) sono due carcerati spediti in terre lontane a scontare le loro diverse pene.
Il primo sa affrontare le problematiche quotidiane della vita, il secondo è un falsario che sa usare la parola, ma che nelle situazioni di pericolo non si trova proprio a suo agio.
Si faranno vicendevolmente da spalla e cercheranno più volte la fuga impossibile, finendo sballottati da un isolamento all’altro, ma senza mai rinunciare al conseguimento della reale libertà anche quando questa pare una chimera irraggiungibile.
Il film è molto lungo (145 minuti netti nella versione che ho visto io), ricco di avvenimenti (tra fughe, morti cruente, battute e momenti di “evasione”) e raccordato con una buona solidità di fondo.
Convince parecchio il rapporto di amicizia inscenato, soprattutto commuove l’ultima parte, anche grazie ai due interpreti, molto diversi tra di loro, ma che riescono a trovare un amalgama importante.
Non mancano poi scelte coraggiose, pensando al 1973 si intende (vedi alcune angherie omosessuali ai danni di un carcerato), alternate a momenti quasi ilari (per esempio la cattura del coccodrillo) ed a altri molto duri (i due anni del primo isolamento di Papillon, presentati senza sconti).
Infine musiche molto coinvolgenti, ed altrettanto presenti, di Jerry Goldsmith, sia nei momenti di maggior concitazione, sia sopra i titoli di coda quando le terre protagoniste della vicenda vengono riprese dopo l’abbandono da parte dei francesi di queste crudeli prigioni a cielo aperto.
Insomma una pellicola muscolare che non dimentica affatto l’importanza del cuore e dei sentimenti più quotidiani, nella quale lo spettacolo è ampiamente garantito nonostante qualche lungaggine di troppo che però non è mai dettata dal caso.
Avvincente e senza fronzoli.
VOTO : 6/7.
Regia solida e buona direzione degli attori.
Ricostruisce un'avventura garantendo un ottimo intrattenimento, anche se qualche lungaggine non manca.
VOTO : 7.
Buona prova, sia per il carattere quando fa il "duro", sia per la parte da immancabile sognatore.
VOTO : 6/7.
Buona spalla, abile nel caratterizzare non solo le espressioni facciali, ma anche i movimenti (ma per lui non è una novità).
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