Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Lavoro controverso per il quale Lenzi, pur avendolo diretto, abbandona il film in post produzione. Assieme a Rage - Furia primitiva due opere girate in America e attribuibili a Vittorio e Alex Rambaldi.
Florida. Grazie all'intervento del poliziotto Strycher (John Saxon) un membro di una gang di motociclisti, Diablo, finisce sulla sedia elettrica, accusato di omicidio. Mentre una limitrofa spiaggia si sta riempiendo per la bella stagione, qualcuno dal cimitero ha disseppellito il cadavere di Diablo. Ma la cosa peggiore è che altri delitti vengono compiuti da un motociclista che utilizza un raffinato congegno in grado di procurare il decesso per elettrocuzione. Forse Diablo non è morto? Skip (Nicolas De Toth), dopo l'omicidio del del suo migliore amico, si allea per indagare con Gail (Sarah Buxton), sorella della prima vittima per la quale Diablo è stato condannato a morte.
Singolare giallo girato a Miami Beach dal nostro Umberto Lenzi che venne coinvolto disconoscendone poi la paternità della regia, non avendone curato l'editing, lasciato nelle mani di Harry Kirkpatrick. Si tratta di coproduzione italo americana nella quale sono state coinvolte maestranze italiane facente parte di un lotto fortemente voluto dall'effettista Carlo Rambaldi il cui figlio Vittorio ha scritto (assieme a Lenzi) la sceneggiatura di questo Nightmare beach così come in precedenza ha diretto Rage - Furia primitiva. Mentre l'altro figlio di Rambaldi, Alex si è occupato in entrambe le pellicole degli effetti speciali.
Nonostante le pessime critiche il film non è da disprezzare, anche se è fortemente legato agli Anni '80 pertanto il look e il modo di parlare dei protagonisti è fortemente limitato dall'epoca del girato. Le scene degli omicidi sono piuttosto forti e -in considerazione della diversa modalità attuata dal killer- talvolta impressionanti (non si dimentica facilmente la ragazza legata di fronte alla caldaia e bruciata viva). Mentre l'apporto musicale di Stivaletti è qui pressochè trascurabile (il compositore recupera anche un pezzo da Dèmoni), di certo effetto sono i riusciti spfx e il tema puramente americano del bikini (erano i primi tempi di Baywatch) molto insistito nel film, con presenza di aggraziati fisici femminili in mostra (non manca l'esposizione stile "miss maglietta bagnata"). L'intreccio giallo non è certo nuovo e deriva in parte da Nude per l'assassino (per il look del killer in azione con casco e motocicletta) e da una manciata di altri titoli con un folle sanguinario motivato da questioni religiose, che non citiamo per evitare di rovinare la sorpresa whodunit a chi intendesse prenderne visione.
Val la pena spendere due parole sul cast, nel quale risalta ovviamente John Saxon in un ruolo simile a quello di Nightmare (da qui fors'anche il titolo), mentre nel ruolo principale di Skip appare Nicolas De Toth, figlio d'arte, ovvero di quel Andrè De Toth particolarmente conosciuto dagli appassionati di horror poiché ha diretto uno dei più interessanti remake de La maschera di cera (versione del 1953). Concludendo, nonostante la tiepida accoglienza, il risultato finale sorprende per come (sul finire degli Anni '80) nel film siano fedelmente riproposte tematiche gialle del decennio precedente, perfettamente calate in un contesto estraneo al genere (la spiaggia americana) e fuori tempo massimo.
Curiosità
Stralcio di una intervista ad Umberto Lenzi, a cura di Manlio Gomarasca, realizzata per Nocturno libri.
-ATTENZIONE SPOILER-
G. "Parliamo della vexata quaestio sulla paternità di Nightmare beach, la cui regia è accreditata a Harry Kirkpatrick, che non è uno pseudonimo, però...
L. "Le cose per quanto riguarda Nightmare beach andarono in questo modo: era un film che io ho girato ma alla fine delle riprese ho lasciato tutto in mano alla produzione perché non volevo nè vedere nè sentire più nessuno."
G. "Perchè, cos'è successo?"
L. "Non è successo praticamente niente, solo che non andavo d'accordo con il produttore e il suo punto di vista perchè io avevo scritto due storie. L'accordo verbale era che avrei dovuto fare la prima che avevo scritto, alla quale tenevo moltissimo, e un altro la seconda unità. In realtà avvenne il contrario..."
G. "Di cosa parlava la prima storia?"
L. "Era un film sull'ingegneria genetica con una donna che per uno scambio di provette diventava una tigre... Era un pò il rifacimento del Bacio della pantera fatto su basi scientifiche e reali. Comunque, tornando ad Harry Kirkpatrick, quello è lo pseudonimo di un americano vero che di professione fa lo sceneggiatore. L'ho incontrato una volta solo per discutere dei dettagli, poi ho avuto dei dissapori di carattere personale con il produttore; ma trovandomi già a Miami con una troupe fatta e finita e un lavoro in progressione ho trovato mio dovere portare a termine le riprese. Da lì me ne sono uscito ed è finita così."
G. "Il film che doveva dirigere è Rage-Furia primitiva diretto da Vittorio Rambaldi, la cui sceneggiatura è accreditata ad Harry Kirkpatrick?"
L. "Non mi far parlare di cose di cui non posso parlare...
Io feci l'altro film che era un thriller banale con il prete assassino. Dissi al produttore che la storia del prete assassino l'avevo fatta già vent'anni prima in Sette orchidee macchiate di rosso, ma non ci fu niente da fare. Considero quest'esperienza come una vacanza con la famiglia a Miami Beach, tutta pagata... anzi strapagata!"
Fonte: Nocturno libri - Umberto Lenzi, terza parte.
La versione circolante del film dura 1h27m07s.
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