Regia di Radu Jude vedi scheda film
Ancora battaglie per l'affidamento dei figli. Dopo "La bataille de Solferino" visto come di consueto in territorio francese, mi imbatto subito dopo in questo interessante film rumeno che ha pure lui al centro della propria storia una lotta senza tregua e con conseguenze via via sempre più degenerative e compromettenti per il protagonista: un padre solo, divorziato, alla soglia dei quaranta, che dopo una sbronza si trascina faticosamente fuori dal letto per recarsi a prendere la propria figlia di cinque anni a casa della sua ex moglie (che vive nella casa del loro matrimonio assieme alla madre di lei e al nuovo compagno) e portarla al mare. Giunto nella sua ex-casa, all'uomo viene impedito di ritirare la figlioletta perchè pare malata e perché la madre non è ancora ritornata. E' così che Marius perde la pazienza e la caratteristica di uomo posato che ci era parsa contraddistinguerlo fino a quel momento e reagisce: in modo violento, soprattutto col compagno della ex moglie, poi con quest'ultima appena fa ritorno. Viene chiamata la polizia, Marius immobilizza i due amanti e cerca di convincere la bambina a seguirlo. Una mezza tragedia, un acuirsi dei toni e un'inasprirsi di umori che degenerano in un contrasto che logora i nervi e fa uscir fuori tutto il veleno e i risentimenti di un fallimento esemplare: il matrimonio e la vita di coppia. Girato pedinando i suoi disperati protagonisti tra le stanze e i corridoi di un appartamento debordante di mobili e suppellettili, giochi e ninnoli in ricordo di chissà mai cosa, il film è soprattutto il diario ossessivo di una crisi di coppia che diventa insanabile a causa di una figlia che non permetterà mai che tra di loro l'unione giunga ad un termine: è la storia di un calvario comune a moltissime famiglie, una tragedia raccontata con minuzia e realismo, un contrasto che si cerca di contenere e di soffocare, ma che non potrà mai essere posta sotto controllo se non quando i bambini diverranno adulti, e magari ripeteranno senza possibilità di tregua l'errore dei loro stessi genitori. Opera seconda di Radu Jude (che ha già pronto il suo terzo lungometraggio), ed ulteriore prova interessante di una cinematografia povera ma notevole per contenuti, esponenti e qualità artistica in generale.
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