Grecia, 1971. Elias Apostolou è un ventenne senza arte né parte, che, per trovare un lavoro, è costretto a emigrare in Francia. Qui vive, da molti anni, un parente della madre, Gerasimos Tsivas, di professione pellicciaio, dal quale il giovane spera di poter essere assunto come apprendista. Poco prima di partire, Elias trova per strada una fotografia e decide di conservarla: è il ritratto di una popolare cantante di musica leggera che in quel momento è in vetta alle classifiche con un brano intitolato Eftichia, che si significa “felicità”. L’immagine accompagnerà Elias durante il viaggio, e quando questi giungerà a destinazione, sarà la causa di un drammatico equivoco.
L’utopia è una crudele menzogna, un vero specchietto per le allodole delle ideologie. Gli esempi, nella storia, sono molteplici e ben noti. Perché, allora, per una volta, non lasciare sullo sfondo la politica, la crisi di un Paese che da anni insegue invano il suo sogno di libertà, e spostare tutto sul piano individuale, dando vita ad un racconto in cui il dramma dell’illusione è… leggi tutto
L’utopia è una crudele menzogna, un vero specchietto per le allodole delle ideologie. Gli esempi, nella storia, sono molteplici e ben noti. Perché, allora, per una volta, non lasciare sullo sfondo la politica, la crisi di un Paese che da anni insegue invano il suo sogno di libertà, e spostare tutto sul piano individuale, dando vita ad un racconto in cui il dramma dell’illusione è…
Una taglist dolente, che parla di disoccupazione, di lavoro che non c'è, di precariato. Temi duri, difficili, che di recente hanno attraversato il cinema italiano trasversalmente ai generi: dal documentario sino alla…
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
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