Regia di David Twohy vedi scheda film
Il ritorno del cattivissimo Riddick in lotta per la sopravvivenza su un pianeta ostile non delude questa volta. Fantascienza d'azione costruita con grande perizia per un film di grande godibilità
"Ci sono giorni no......e ci sono giorni no che passano alla storia"
Torna sugli schermi il più carpenteriano degli eroi non usciti direttamente dalla testa del Maestro John Carpenter, torna Riddick con il suo ghigno diabolico, la sua indomabile voglia di non arrendersi mai e la sua caustica ironia. Ho detto eroe, molto meglio usare il termine anti-eroe.
Cattivissimo e spietato in quel capolavoro assoluto che è Pitch Black, lo avevamo un pò perso nell'inutile e dimenticabilissimo sequel che aveva avuto come unico merito quello di farci apprezzare la straordinarietà della pellicola d'esordio della trilogia ideata e diretta da David Twohy.
Qui non siamo sulle coordinate di quel primo, eccezionale lavoro, ma ci siamo quanto meno avvicinati. Superato l'impatto (pauroso) con un budget più ricco che lo aveva fatto sbandare pericolosamente in occasione di quel The Chronicles of Riddick che ci aveva fatto temere il peggio per il nostro eroe, Twohy si riprende la sua creatura, utilizza bene gli effetti speciali ma resta fedele allo spirito del primo film e sforna una pellicola ricca di azione e adrenalina, riportando il nostro Riddick (quasi) agli antichi fasti.
Ancora un pianeta maledetto dove il protagonista si trova abbandonato e ferito dopo aver assaporato il potere conferitegli dalla carica di Lord Marshal dei Necromonger (richiamo al secondo capitolo della trilogia).
Il potere e il dominio portano con sè l'invidia ed il rancore, e in seguito ad un agguato Riddick si trova a combattere per sopravvivere in un ambiente assolutamente ostile, dove troverà però un insperato amico.
E anche questa volta, come nel primo capitolo, lo scontro è con creature tanto bizzarre quanto letali, con la differenza che queste non volano ma restano confinate in lividissime paludi, pozze malsane ribollenti ostilità per chiunque si avvicini.
In un pianeta per larga parte desertico queste mostruosità, in quanto vincolate all'acqua, sembrano di pericolosità alquanto limitata, sennonché come nel primo film arriva l'evento che scombina tutto, la prima volta era stata un'eclisse contemporanea dei tre soli, questa volta invece si tratta di un uragano che porta tonnellate d'acqua in destero riarso.
Ma nonostante la siccità, stavolta della pioggia probabilmente tutti avrebbero fatto a meno........e come se non bastasse nel frattempo sono arrivate due squadre di mercenari, peraltro chiamate dal nostro eroe, sulla cui testa pende una ricca taglia, nel tentativo folle e in pieno stile Riddick di pigliarsi un'astronave per andarsene via dall'infernale pianeta.
Tanta carne al fuoco dunque, e tanto movimento. Non ci sono riflessioni o sottotesti come abbiamo visto di recente in qualche altra pellicola fantascientifica, qui siamo nel pieno di un film di azione, Riddick è come sempre contro tutti, tanto cattivo da risultarci simpatico con quella faccia da carcerato su cui è perennemente stampata un'espressione di nero sarcasmo. Twohy ritrova la sua mano migliore, come detto sopra, regala un film di fantascienza che pare in certi tratti un western (e anche questo è molto carpenteriano) e soprattutto riporta il suo miglior personaggio a una forma strepitosa.
Merito, naturalmente, anche della eccellente interpretazione di un Vin Diesel che sembra divertirsi davvero a vestire i panni del criminale più ricercato della galassia. Bentornato Riddick!
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