Regia di James Gray vedi scheda film
Gennaio 1921: una profuga polacca sbarca negli Stati Uniti e scopre subito che non si tratta della terra promessa. Storia di due relitti del sogno americano, consapevoli di essere pedine senza importanza ma decisi a sopravvivere in qualche modo: un pappone riluttante (Joaquin Phoenix, con la sua aria di eterna innocenza) e una prostituta che conserva con fierezza la propria dignità (una Marion Cotillard dal volto scavato). Entrambi restano disperatamente aggrappati a quell’unica parvenza di famiglia che gli è rimasta: per lui le ballerine dello squallido spettacolo che presenta in un locale di terz’ordine, per lei la sorella tubercolotica ricoverata nell’ospedale di Ellis Island e in procinto di essere espulsa. Un melodramma vibrante, che rende bene il disorientamento dei nuovi venuti approdati in un paese sconosciuto e costretti a imparare in fretta le regole. Un po’ Leone e un po’ Chaplin (evocati rispettivamente dal titolo italiano e da quello originale, The immigrant), con qualcosa de Il padrino - Parte II e Nuovomondo: poco o niente che non sia già stato visto, ma è un piacevole tuffo nel cinema classico, quello prediletto da James Gray.
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