Regia di James Gray vedi scheda film
Primo film che riesco a vedere di James Gray, regista talentuoso, alfiere di un cinema "neoclassico" che qui racconta una storia di immigrazione in America all'inizio del Novecento che riporta alla mente altri film sullo stesso argomento, fra i più recenti "Nuovomondo" di Emanuele Crialese. Ewa è una ragazza polacca che allo sbarco ad Ellis Island viene separata dalla sorella, tenuta in quarantena perché malata, e finisce nelle grinfie di Bruno, una specie di pappone dall'animo oscuro che la sfrutta come prostituta, ma a modo suo la ama. Il film ha delle implicazioni autobiografiche poiché lo stesso Gray è di origine russa, ma è soprattutto un melodramma che guarda a un'altra epoca e a un altro cinema, correndo il rischio di sembrare anacronistico, ma trovando a livello formale la sua coerenza e una risonanza emotiva che riscatta qualche incertezza dell'intreccio. Vedendo questo film, la memoria va al cinema muto, a melodrammi come "Broken blossoms" di Griffith di cui Gray riesce a replicare nei momenti migliori la purezza di stile, con una Cotillard eroina sofferente che dimostra ancora una volta il suo talento e la sua completezza di attrice, davvero ammirevoli. Al suo fianco, Joaquin Phoenix ovviamente non sfigura, essendo tagliato per questi ruoli "maledetti" ed essendo uno degli attori preferiti del regista, alla sua quarta collaborazione con Gray; Jeremy Renner resta un po' in ombra, ma la colpa non è sua, poiché a mio parere il rapporto del suo personaggio con Ewa non è mai chiarito in maniera davvero convincente nella storia, restando un po' pretestuoso (la scena della tragedia nel pre-finale però è girata benissimo). La fotografia di Darius Khondji è straordinaria nel restituire l'atmosfera dell'epoca, immersa in una cupezza costante, ci sono belle idee di regia come l'inquadratura finale costruita su diverse prospettive, in colonna sonora si ascoltano brani di Tavener già usati da Malick in "The tree of life". Un film non perfettamente risolto, ma coraggioso e a modo suo sfontato, un'esperienza da non mancare.
Voto 8/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta