Regia di Jean Negulesco vedi scheda film
A differenza di altri della stessa epoca è un film irrimediabilmente datato : i dialoghi e le battute appaiono stantii, la messa in scena troppo da commedia broadwayana anni '50, colori squillanti e locations esageratamente da cartolina oppure da rivista patinata che illustra una società straricca adagiata nel lusso e dagli atteggiamenti ormai odiosi. I balletti, anche se di Roland Petit, hanno una presunzione di novità che forse quando uscì poteva anche incuriosire, ma ormai la novità non si avverte e fanno rimpiangere le scatenate e genuine acrobazie di altri classici musicali come "Sette spose per sette fratelli" o "Un americano a Parigi". La storia è troppo esile per la durata del film per cui il regista è costretto ad applicare frequenti riempitivi con fantasie della protagonista, ilustrate da quadretti danzanti e alquanto noiosi. Fred Astaire è patetico per l'età che dimostra, anche se ancora ottimo ballerino, e Leslie Caron appare sperduta, con un'acconciatura di capelli ridicola che la fanno apparire una Shirley Temple improvvisamente cresciuta . Negulesco non è mai stato un gran regista e questo film lo conferma.
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