Regia di Tim Staffel vedi scheda film
Sylt: un isola ghiacciata e affascinante nel Mare del Nord, di nazionalità tedesca ma proprio al confine con la Danimarca.
Un giorno l'immigrato Cem, giovane ventenne intraprendente e dinamico che lavora come netturbino, ma sogna di laurearsi in architettura del paesaggio, incontra (e salva quasi la vita dopo un bislacco ed improbabile tentativo di suicidio) il biondo ed efebico Jesus, faccino dolce che nasconde tuttavia un'indolenza acuita da un'incertezza latente circa le proprie capacità e gli obiettivi da darsi nella vita. Tra i due ragazzi coetanei scocca subito la scintilla dell'attrazione, che tuttavia stenta a infiammare corpo ed anima di entrambi, un pò per timore e ritrosia, un pò perchè le differenze di carattere e gli obiettivi antitetici dei due li ostacolano ad esprimersi completamente. Waterland (o "Vent de l'Ouest", nella versione francese) è un piccolo film che seduce non appena ci trasporta sulle rive ghiacciate di questo meraviglioso isolotto in mezzo al mare pittoresco del Nord Europa. La storia, di fatto come tante e certo non nuova, ha il pregio di trattenersi molto e di far implodere il sentimento tra i due, che non riescono per tutto il film nemmeno a scambiarsi un bacio innocente, almeno in presenza della macchina da presa. Pudore, ossessione di raggiungere i propri ambiziosi obiettivi del moro che si scontra con la apatica atonia del biondo, fumatore incallito che tenta di riciclarsi come aiuto cuoco nel ristorante del fratello di Cam, con esiti piuttosto deludenti. Forse un pò irrisolta, la pellicola di Tim Staffel se non altro non ci ripropone la solita storia d'amore irrefrenabile e, in questa tiepida sensazione di affetto appena accennato, dove la dolcezza lascia spesso il posto all'incomprensione reciproca, il film lieve ma interessante trova il suo più interessante lato innovativo ed originale.
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