Regia di Ruggero Deodato vedi scheda film
Due frati in Centroamerica sono in realtà due evasi; al convento non hanno comunque modo di rimanere con le mani in mano, perchè la zona è popolata da bande malavitose. Il capo dei capi è don Alfonso Santillana, che è anche l'uomo che ha sbattuto in galera i due finti frati: non tarderà l'occasione per vendicarsi.
Sesto e ultimo episodio, risolutivo della serie Noi siamo angeli. Bud Spencer chiude qui la sua terza esperienza in termini di 'telefilm', come all'epoca si chiamavano, dopo essere stato il protagonista di Big man (1988) e di Detective extralarge (1991-1992); come in quest'ultimo titolo, la sua spalla qui è Philip Michael Thomas, quello di Miami Vice, relegato al ruolo di spalla ridanciana a cui affidare i siparietti più esplicitamente comici e quelli sentimentali (insomma a fare le veci dell'assente Terence Hill, partner storico di Spencer). Da notare come i sei episodi possano essere visti separatamente, avendo comunque senso, oppure possano essere considerati elementi consequenziali di un unico flusso narrativo: al termine di Polvere, infatti, i due protagonisti si liberano del saio che avevano indossato, evasi in fuga, all'inizio del primo episodio, chiudendo un cerchio e aprendo a nuove possibili avventure e disavventure. Cento minuti di azione, scenari esotici, comicità blandissima: Ruggero Deodato, fra i maggiori esponenti del cinema di genere nostrano, è senz'altro il regista più azzeccato per il prodotto; nel cast compaiono anche, in parti marginali, Renato Scarpa e, solo in questo film, Richard Lynch, il cattivone di turno. Confezione non impeccabile, cioè sostanzialmente televisiva; sceneggiatura di Alessandro Capone, Rosario Galli e del regista. 2/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta