Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Dietro e attraverso la vicenda umana di Eluana Englaro, sempre e solo sullo sfondo, in quasi tutto il film, come un mantra televisivo (e quindi politico) raffreddato dagli schermi delle TV, Bellocchio costruisce un film a tema, quasi corale, in cui intreccia varie vicende umane (e (dis)umane) per NON dare nessun punto di vista. Un film sfuggente, profondamente laico, che si spinge oltre la scienza e la religione, lasciando in sospeso, giustamente, il giudizio. Il problema, se si vuole, è che gli ingranaggi non si muovono all'unisono, alcuni personaggi mi sembrano ritagliati grossolanamente, non tutto funziona. Sul tema, Haneke ha detto molto di più, con "Amour". Forse sopravvalutato, ma anche un film da lasciar decantare.
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