Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Ennesimo splendido film di Bellocchio. Venezia 2012 ha saputo negargli il premio maggiore (e ha saputo fare anche di peggio....) non riuscendo tuttavia a negare a Ciprì il premio per la fotografia (curiosamente condiviso con il suo film "E' stato il figlio). Sullo sfondo della vicenda Eluana Englaro, Bellocchio con maestria regge l'equilibrio delle posizioni, raccontando con coinvolgimento e passione. Indimenticabili alcuni passaggi, in modo particolare i dialoghi tra i due senatori Herlitzka e Servillo, ma eccellenti le prove di tutto il cast con una nota di merito in più per Alba Rohwacher. Nel finale, fossi stato io, avrei chiuso inquadrando Maya Sansa che guarda dalla finestra, ma la scelta di Bellocchio di farla rientrare, adagiarsi sul letto, e l'inquadratura al volto del medico che NON dormiva (e che pure non si era mosso dalla sua poltrona), è la prova provata che Bellocchio è molto più bravo di me. SIC.
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