Regia di Marco Vicario vedi scheda film
Marco Vicario qui sbanda alla grande, legandosi ad un romanzo incompiuto di Brancati e scelgiendo una trasposizione godereccia della trama, mentre il la linea del romanzo era tutt'altra cosa, certo il problema, del gallismo, del sesso, dell'onore e così via, ma non messo in burletta servendosi di un Giannini caricaturale con il volto di Mimì, assolutamente fuori luogo.
Contornato da bellezze che promettono sogni erotici agli spettatori e l'operzione si riduce tutta a questo.
Paolo segue le orme del nonno e lo zio ed inzia a venti anni la carriera del seduttore, il matrimonio non riesce a legarlo, ma la sua vecchiaia sarà in solitudine
Assolutamente macchiatta e solo questa
Bravissimo sempre e fedelissimo al regista
Piccolo ruolo, non ancora di primo piano, ma certamnete sensuale
allora molgie del regista, ma attirce non eccelelnte,a cnhe se il amrito le ha dato delle occasioni ottime in precedenza.
Un errore grosso per questo regista cher aveva dato anche prove più che discrete, in precedenza sprevca una buona occasione ed inizia il suo declino, se non con una eccezione che verrà a alla fine
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