Regia di Flavio Mogherini vedi scheda film
Indubbiamente invecchiato, "Paolo Barca" è un film che, nell'epoca in cui è stato fatto "ci stava". La logorrea di Pozzetto era di gran moda e, in questo caso, riesce a far risaltare tutta la sua sprovvedutezza in ambito sessuale, specialmente messo a contatto con una società al tempo stesso spregiudicata ma ipocrita com'era la Sicilia trent'anni fa (ma le cose sono davvero cambiate di molto?). La morale era "si fa tutto, basta che non si sappia in giro". Questo sistema è messo in crisi dalla reazione inusitatamente ingenua dell'insegnante di fronte alle domande maliziose degli alunni della quinta elementare: cos'è la minchia? cos'è l'orgasmo? Al di là, comunque, di qualsivoglia (forse abusiva) interpretazione sociologica di questo film, a me pare che si tratti di una sorta di rivisitazione, con un protagonista settentrionale, di film precedenti quali "Paolo il caldo" (1973) di Marco Vicario (dal romanzo di Brancati) e della sua parodia "Paolo il Freddo" (1974) di Ciccio Ingrassia con Franco Franchi. Vi sono, in più, elementi surreali e surrealisti (i sogni, le improvvise apparizioni della nonna eccetera) e perfino qualche eccesso di fellinismo, testimoniato dalla bella e generosa Magali Noël. E in ogni caso il film è un perfetto veicolo per il Pozzetto debordante, recitativamente e pure fisicamente, del periodo. Ottimo anche il compianto Satta Flores. (20 dicembre 2007)
Un ingenuo nudista brianzolo, condizionato da una nonna invadente e autoritaria, vince un concorso statale e va ad insegnare in una scuola elementare di Catania. Con il suo comportamento sprovveduto e la sua inarrestabile logorrea, l'insegnante creerà scompiglio tra le colleghe e metterà in subbuglio le famiglie degli alunni.
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