Regia di Flavio Mogherini vedi scheda film
Il principale motivo d’interesse di “Paolo Barca, maestro elementare, praticamente nudista”, più che nella pur buona prova di un Pozzetto ancora fresco delle esperienze in cabaret, risiede nella differenza – oggi datatissima – di usi, costumi, vedute tra un certo Nord (qui rappresentato dal protagonista) e un certo Sud (gli abitanti, la stessa scuola) e nei rispettivi, opposti pregiudizi. Col senno di poi, fa sorridere che ancora a metà degli anni Settanta, in una data fascia del Belpaese, fosse proibitivo parlare apertamente di argomenti come la sessualità o il cosiddetto “miracolo della nascita”. Da commedia di costume qual è, il film di Mogherini affronta il tema con piglio garbato e quasi mai offensivo, pur non disdegnando qualche concessione al cattivo gusto: ma il pecoreccio vero e proprio deve ancora venire. E rivedere un attore mai troppo utilizzato a dovere come Stefano Satta Flores, nel ruolo dell’austero preside, fa sempre piacere.
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