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Le avventure di Zarafa. Giraffa giramondo

Regia di Rémi Bezançon, Jean-Christophe Lie vedi scheda film

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La recensione su Le avventure di Zarafa. Giraffa giramondo

di FilmTv Rivista
8 stelle

C’era una volta un animale dal collo lungo che fu donato a un re. Ma un sovrano non può spostarsi per ricevere una bestia, così la creatura attraversò il regno e meravigliò il popolo prima di giungere a corte. Il regnante fu allora tra gli ultimi a vederla e la mania per l’elegante animale era già diffusa nelle province e nelle città. Accadeva nella Francia del 1827, quando la giraffa Zarafa fu donata a Carlo X, e quella storia diventa oggi un cartone animato, arricchita da un viaggio in mongolfiera e da pirati, schiavisti, lupi e bufere di neve. Il tutto è incastonato in un racconto cornice, narrato da un vecchio saggio che nella versione italiana ha la voce di Vinicio Capossela, anche autore della canzone sui titoli di coda. Realizzato in animazione tradizionale e 2D, ossia disegnato, la pellicola è opera di Rémi Bezançon, regista di film live action, affiancato dall’animatore Jean-Christophe Lie, al suo primo lungometraggio ma già collaboratore della Disney e di Chomet, Ocelot e Blutch. Se la pulizia del disegno è disneyana, la storia, raccontata dalla prospettiva del bambino nero Maki salvato dalla schiavitù dal beduino Hassan, ha il ritmo a volte pacato dell’epica avventurosa. Inoltre i lutti, le lezioni sul buddismo e i momenti satirici, con tanto di corte regnante smerdata, la svincolano dal modello americano e trovano un tono più europeo e originale, adatto a tutte le età e non solo ai più piccoli.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 15 del 2013

Autore: Andrea Fornasiero

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