Regia di Blake Edwards vedi scheda film
La curiosità viene immediatamente stuzzicata dai titoli di testa ottimamente animati, che lasciano intendere il tono leggero, anzi comico, di questa commedia divenuta celebre per aver consacrato il mito dell'Ispettore Jacques Clouseau nella sua inimitabile incarnazione impersonata da Peter Sellers. Che l'attore latiti nella metà iniziale, con limitate apparizioni di soli pochi istanti, gioca dunque a sfavore e rischia di valicare il limite di sopportazione di quanti sono in sua attesa. Non esagero nel ricordare l'impressione di tempo interminabile, aggravato dall'indugio superfluo su troppo futili e noiosi scambi di effusioni tra il lui (il ladro) e la lei (la vittima). I tanti loro verbosi discorsi stancano e di essi, alla fine, rimane ben poco di essenziale impresso nella memoria. Quando tutto sembra ormai perduto, ecco avvenire invece il miracolo insperato, il ribaltamento totale della prospettiva e dell'impostazione, grazie all'ingresso trionfale dell'iconico caratterista che prende in pugno la situazione e si fagocita letteralmente il film. Penso che uno dei momenti cult, oltre che effettivo punto di svolta, sia forse l'intricato avvicendamento ambientato nella stanza d'albergo di Clouseau e consorte, da sbellicarsi per le risate. Seguono gli altri sessanta minuti circa, che purtroppo volano in un baleno ma che fortunatamente riscattano appieno i precedenti meno convincenti. Il divertimento è assicurato e della durata, stavolta, non si avvertirà affatto il peso. Al temine rimarrà quasi l'amaro in bocca, garantito, per il dispiacere che lo spettacolo sia già finito.
Penso allora che presto o tardi arriverò a dare uno sguardo almeno a qualcuno fra i tanti successivi capitoli della serie scaturita dal successo di questo felice esordio. Tra i vari titoli, Uno sparo nel buio (1964), La Pantera Rosa colpisce ancora (1975), La Pantera Rosa sfida l'ispettore Clouseau (1976) e La vendetta della Pantera Rosa (1978) parrebbero essere i più promettenti, vantando sempre essi la coppia vincente formata da Peter Sellers nel cast e Blake Edwards in direzione.
La principessa Dala, proprietaria di un magnifico e famoso diamante chiamato la "Pantera Rosa", sta trascorrendo un periodo di vacanza in un delizioso chalet di montagna. Qui conosce sir Charles Lytton, un aristocratico dongiovanni che inizia a corteggiarla. L'uomo, però, ha una relazione anche con Simone, la moglie di un buffo e stravagante ispettore di polizia, Jacques Clouseau, incaricato di svelare la vera identità di un celebre ladro internazionale ricercato da anni. Quando arriva George, nipote di sir Charles, il giovane si trova di fronte a un'inquietante verità...
Gli rimprovero lo sbilanciamento simil-romantico-sentimentale della prima parte, più scialba.
L'indefesso Ispettore Jacques Clouseau. Incontrovertibile accentratore dell'attenzione e padrone della scena, è inutile ricordare come quelle più riuscite siano le stesse che lo hanno protagonista.
Il raffinato Sir Charles Lytton.
Il giovine George Lytton.
La calcolatrice Simone Clouseau.
L'imbambolata Principessa Dala.
Il peculiare motivetto di Henry Mancini è da allora entrato nella leggenda. Un tormentone.
La prima ora, dove si è sentita l'assenza di colui che credevo essere il personaggio principale.
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