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La Pantera Rosa

Regia di Blake Edwards vedi scheda film

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La recensione su La Pantera Rosa

di steno79
8 stelle

Il primo film della serie, e non so se sia il migliore perché degli altri non ho visto quasi nulla. Blake Edwards dirige una commedia spumeggiante, sicuramente ormai lontana dalla sophisticated comedy degli anni Trenta e Quaranta, un giallo-rosa molto godibile pur con alcune incertezze nel ritmo, ma dove a dominare è la comicità slapstick di Peter Sellers, che pur essendo solo un co-protagonista, è in realtà il motivo principale per vedere il film. La scena migliore della pellicola è sicuramente quella nella camera da letto dove Sellers cerca inutilmente di fare l'amore con la moglie, senza accorgersi della presenza di David Niven e Robert Wagner, e gli effetti comici che Sellers ricava dalla stoltezza di Clouseau possono giustamente essere definiti irresistibili. Restano all'attivo diversi altri momenti, come il movimentato incipit che alterna quattro diverse ambientazioni a Roma, Parigi, Hollywood e Cortina d'Ampezzo, così come verso la fine non si dimentica la scena di inseguimento automobilistico in una piazza davanti a un malcapitato passante, o alcuni momenti del ballo in maschera col tentato furto da parte della Primula; restano le incertezze del ritmo di cui dicevo sopra, ad esempio la scena di seduzione fra Niven e la Cardinale, davvero troppo lunga e inevitabilmente un po' noiosa. Nel complesso, comunque, un risultato apprezzabile con un Edwards a suo agio nella farsa poliziesca come lo era già stato nella commedia sentimentale di "Colazione da Tiffany", e un cast che oltre all'eccezionale Sellers include una spiritosa e raffinata Capucine come sua moglie, una Claudia Cardinale bella e un po' decorativa, un Niven attempato ma che regge il gioco ancora con arguzia e brillantezza. Quasi superfluo aggiungere che al risultato complessivo concorrono le musiche di Henri Mancini, con la sequenza animata dei titoli di testa accompagnata dal celebre motivo che tornerà in tutti i sequel, ma anche un montaggio piuttosto coinvolgente di Ralph Winters. Come esemplare dell'Edwards Touch regge bene, è una di quelle commedie che uniscono una forma comunque curata a battute e invenzioni comiche di livello più che buono.

voto 8/10

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