Regia di Timo Vuorensola vedi scheda film
I primi 4 minuti, circolati qualche mese fa, non sono affatto male. Lo stordente e spietato sottotitolo italiano è “Saranno nazi vostri“. Come a volte noiosamente accade, la verità è nel mezzo. Iron Sky non è la ficata che ci si poteva augurare, e neanche la boiata che si auguravano i distributori italiani. Il doppiaggio ha ricevuto qualche colpo da maestro all’altezza di Bagaglino alle prese con Monty Python, o di calciatori e comici che si accaniscono sulle spoglie di Stephen Chow, ma a conti fatti il film di Vuorensola è autonomamente insipido.
Coproduzione finland-german-granbritannica, alle prese con la buona idea di installare una colonia di fuggitivi nazisti sulla Luna. Ci sono un paio di spunti spassosi che non sto a sputtanarvi - casomai voleste -, per il resto è tutto un susseguirsi di scenette e spaccio di satira di default per aspra critica sociopolitica. Trattandosi di un film vagamente alternativo e relativamente a basso costo, sorprende che la cosa meno funzionante sia la scrittura, frammentaria, spesso banale e poco ispirata, mentre gli effetti digitali steampunk, la fotografia e Julia Dietze ne escono abbastanza puliti.
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