Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
'Pane, amore e gelosia' è un sequel già con il fiato un po' corto, nonostante la sceneggiatura a più mani, del capostipite dell'anno precedente: Luigi Comencini dirige con una certa stanchezza, perdendo qua e là il senso del ritmo, un canovaccio ormai risaputo, dove i personaggi hanno ben poco di nuovo da dire.
Dopo la fantasia del primo, tema principale del film è appunto la gelosia, che si insinua nelle due relazioni avviate tra il Maresciallo Carotenuto (Vittorio De Sica) e la levatrice (Marisa Merlini), messa in crisi dal figlio di lei e dal ritorno del padre del bambino, nonché tra il carabiniere Stelluti (Roberto Risso) e la Bersagliera (la Lollo).
Ma, mentre la seconda storia, dopo varie peripezie, si sistemerà al meglio, la prima si troncherà definitivamente con la riconcilizione tra la levatrice e l'uomo con cui ha avuto il figlio: l'Italia degli anni '50 forse non era ancora pronta per vedere sullo schermo il protrarsi di un affair così 'scandaloso' e gli autori, tenendo conto si trattava di una commedia (tutto sommato all'acqua di rose), hanno magari optato per la soluzione più accomodante.
Il punto di forza del film è comunque il lavoro con gli attori: sempre ottimi sia i protagonisti, con un Vittorio De Sica in forma smagliante e una Gina Lollobrigida scatenata, sia i caratteristi, tra i quali spiccano la solita Tina Pica e la new entry Saro Urzì.
Nell'ultima scena compare una prorompente Yvonne Sanson nel ruolo della nuova levatrice ma l'attrice non verrà inclusa nel terzo capitolo della saga.
Voto: 6,5.
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