Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
In mezzo al pane non si mette più la fantasia ma la gelosia.Parafrasando una battuta di un mendicante all'interno del primo film della serie possiamo dire che questo secondo capitolo più che un seguito sembra proprio un remake.Ci sono tutti gli ingredienti del film precedente,si comincia là dove finiva il film precedente senza nemmeno il bisogno di reintrodurre i vari personaggi e anche noi come spettatori ritroviamo questo immaginario paesino abruzzese e tutti i personaggi che avevamo lasciato esattamente dove erano,senza novità o sorprese.Perchè,come ho detto prima ,l'unica variante è che nel pane stavolta ci si mette la gelosia declinata senza derive patologiche,sempre col sorriso sulle labbra,come il maresciallo Carotenuto interpretato da De Sica che con la sua gaudente bonarietà sistema sempre tutto.Neorealismo?Si,ma senza guardare ai problemi,edulcorando una realtà rurale,isolata perchè sul crinale di una collina.E proprio questo isolamento geografico permette una sana dose di realismo senza le complicazioni della vita di tutti i giorni,qui vediamo solo i lati positivi...
non male
non male nei panni del carabiniere veneto
spdroneggia nei panni della popola bersagliera
guarda tutti dall'alto della sua bonaria flosofia di vita
praticamente dirige per la seconda volta lo stesso film
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