Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Seconda puntata della tetralogia con protagonista il Maresciallo Carotenuto alias il sornione e adorabile Vittorio De Sica. Ritroviamo i personaggi del precedente capitolo, ma con un elemento in più a dare pepe all’intreccio: sì l’ambientazione rurale, sì la voglia di ricominciare, ma anche la gelosia. E in un mondo contadino, in cui già il pane condito con l’amore e la fantasia è una conquista, l’ingresso del sentimento che fece impazzire Otello non può che far scombussolare le carte. Tuttavia il tema è affrontato con simpatia ed allegria, ma non mancano i momenti agrodolci: neoralismo rosa al cento per cento, anche se il pedinamento è lasciato in un angolino, perché la genuina verità della realizzazione è palese. E la freschezza dei personaggi (il Maresciallo della caserma accanto, la Bersagliera della scatenata Lollo, la levatrice della sobria e passionale Marisa Merlini, la memorabile Caramella dell'immortale Tina Pica, il parroco Virgilio Riento, i carabinieri Memmo Carotenuto e Roberto Risso), la credibilità delle vicende, il tocco intimista che si incontra al meglio col racconto universale: Pane, amore e gelosia è il cinema che ancora non si dispera.
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