Regia di Alberto Negrin vedi scheda film
Negli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale si intrecciano le vicende di alcuni personaggi: un ufficiale titino che ha messo incinta violentandola una ragazza italiana, questa, un gruppo di bambini fuggiti ad un orfanotrofio messo sotto assedio dai titini, un ragazzo che cerca di aiutarli, un coraggioso sacerdote, etc…
E, in mezzo a loro, la scoperta dell’orrore nelle grotte carsiche…
Come porsi di fronte ad un opera come IL CUORE NEL POZZO?
Intanto sono ormai note le controversie politiche seguite alla prima messa in onda del film televisivo (l’appoggio di Alleanza Nazionale e Forza Italia, le polemiche da parte di vari partiti a sinistra, i rapporti con la Slovenia si sono fatti più tesi, etc…) che hanno però visto contrariato il regista che, a detta sua (e io gli credo, in fondo a lui cosa gliene dovrebbe fregare?), voleva solo realizzare un film storicamente onesto su un episodio mai trattato esplicitamente dal cinema e dalla televisione (se non con riferimenti. Ad esempio si cita l’argomento in PORZUS di Martinelli o LA CITTA’ DOLENTE di Bonnard).
I riferimenti storici sono accurati, peccato che il film incappi in altri più o meno gravi errori come l’utilizzo di automobili di pochi anni dopo o bandiere sbagliate (ma in certi kolossal si sono visti errori ben più gravi! Vedere per credere i siti che elencano le parecchie decine di errori del TITANIC di James Cameron!!!) ma, soprattutto la facilità con la quale si trovano i corpi nelle Foibe nel film (nella realtà erano finiti molto in profondità e i vigili del fuoco dovettero calarsi nelle viscere della Terra per il recupero!).
Di film sull’argomento “pulizia etnica da parte dei partigiani comunisti sloveni o italiani legati ad essi, vedi massacro di Porzus” c’è ne sono veramente pochi ed è un peccato che, spesso, siano stati prodotti o legati a partiti della destra così da far pensare ad un revisionismo contro-comunista e poi avere (anche se ideologicamente la cosa dovrebbe contare poco o non contare proprio) errori tecnici (vedere quelli che elenco nella mia recensione di PORZUS, che però storicamente è dettagliato e attendibile!).
A questo punto c’è da porsi un dibattito sulla scelta del giudizio finale: Cos’è un film? Uno strumento d’informazione? Un’opera artistica? Entrambe le cose?
Questo IL CUORE NEL POZZO è ben diretto e recitato, ha il pregio di parlare per la prima volta esplicitamente di un argomento storico, artisticamente è discreto con qualche errore tecnico.
Cos’è un film? Un’opera artistica e basta? Prendiamo NASCITA DI UNA NAZIONE, indubbiamente artistico (almeno all’epoca, rivisto adesso offre scenografie degne del Carnevale di Viareggio!) ma razzista. Un capolavoro? Per qualcuno sì…
E il dibattito dovrebbe essere consegnato e discusso in una scuola di cinema e non nelle poche righe di una recensione (chiamiamola, appunto, umilmente, solo opinione?).
Restiamo quindi con un giudizio discreto per l’impegno e il minimo sindacale, anzi qualcosa di più, di valore artistico.
Giudizio: 4 stellette-
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