Il chirurgo plastico Mohammad Jawad, balzato agli onori delle cronache internazionali per aver ricostruito il volto di una famosa modella dopo un'aggressione, decide di lasciare la confortevole vita londinese per far rientro nel suo Pakistan e occuparsi delle donne rimaste vittime degli attacchi di acido, da parte di mariti o familiari che per vendetta ne hanno distrutto il volto. Attraverso le loro storie, si cerca di portare l'attenzione internazionale su una pratica quasi tribale che nasconde in sé tutte le contraddizioni di una nazione ancora lontana dal concetto di modernità.
Un documentario ci porta ad incontrare lle donne pakistane sfregiate con l'acido, ed il medico che cerca di salvare i loro volti. Senza morbosità, ma con rispetto ed empatia, riesce a mostracele al di là delle cicatrici che le sfigurano, facendo emergere la speranza e la forza di volontà che nonostante tutto le animano.
Il documentario, premiato con l'Oscar nel 2012, della regista pakistana Sharmeen Obaid-Chinoy, (di cui consiglio anche il successivo ed altrettanto efficace documentario A Girl in the River – the Price of Forgiveness sul tema dei “delitti d’onore”), qui insieme all'americano Daniel Junge, ci porta ad incontrare le donne pakistane che sono state sfregiate… leggi tutto
Il documentario, premiato con l'Oscar nel 2012, della regista pakistana Sharmeen Obaid-Chinoy, (di cui consiglio anche il successivo ed altrettanto efficace documentario A Girl in the River – the Price of Forgiveness sul tema dei “delitti d’onore”), qui insieme all'americano Daniel Junge, ci porta ad incontrare le donne pakistane che sono state sfregiate…
Salvare la faccia. Il premio Oscar 2012 per il miglior cortometraggio (documentario) va alla cronaca in diretta di un miracolo. Operato dalla legge, dalla medicina, e dal coraggio di tante donne. Molte delle quali sono vittime indifese, mentre altre possiedono gli strumenti per combattere e far sentire la propria voce, perché sono avvocati o parlamentari. La guerra contro un’usanza barbara,…
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Un documentario ci porta ad incontrare lle donne pakistane sfregiate con l'acido, ed il medico che cerca di salvare i loro volti. Senza morbosità, ma con rispetto ed empatia, riesce a mostracele al di là delle cicatrici che le sfigurano, facendo emergere la speranza e la forza di volontà che nonostante tutto le animano.
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