Regia di Dino Risi vedi scheda film
'Pane, amore e...', il terzo capitolo della saga, introduce cinque sostanziali modifiche:
1) Cambio in cabina di regia, con passaggio del testimone da Luigi Comencini a Dino Risi.
2) Sostituzione della protagonista femminile, con la Sophia nazionale che prende il posto della Lollo.
3) Spostamento della location, dall'immaginaria Sagliena in Abruzzo a Sorrento.
4) Uso del colore.
5) Uso del formato Cinemascope, tra i primi film in Italia con questa tecnica, dato che, facendo delle ricerche in rete, ho scoperto che il primo lungometraggio da noi uscito è il documentario 'Continente perduto' proiettato a Cannes nel maggio del '55 e 'Pane, amore e...' uscì a dicembre dello stesso anno.
Fatta questa doverosa premessa, bisogna dire che, nonostante tutte queste modifiche, il film si discosta poco o niente dal solco tracciato da Comencini nei precedenti capitoli e continuato dal regista milanese, ancora lontano dai ritratti graffianti ed amari del suo cinema migliore: i toni e le situazioni sono tra il divertito e lo scanzonato e i personaggi sono sempre mutuati dalla Commedia dell'Arte.
Se da un lato, con il cambio Lollo/Loren, il film per me perde un po' di mordente a causa più del personaggio della Smargiassa impersonato dall'attrice napoletana nativa di Roma, privo di spessore, se paragonato alla prorompente vitalità della Bersagliera della Lollobrigida che per le doti recitative delle due dive nostrane, dall'altro con l'introduzione di altri caratteristi ci guadagna nel complesso: dall'ottimo Mario Carotenuto, il prete fratello del Comandante interpretato da De Sica, in questo film il mattatore assoluto, alla bravissima attrice di formazione teatrale Lea Padovani - in pratica la sostituta di Marisa Merlini - nel ruolo della 'timorata' Donna Violante Ruotolo, a Antonio Cifariello, nella parte del ragazzo della Loren, non certo un grande attore ma certamente migliore del legnoso Roberto Risso.
Voto: 7.
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ciao Antonella: è vero, forse dei tre è quello con le battute migliori in assoluto, come quelle da te citate. Tina Pica stavolta mi è rimasta... nella tastiera ma è simpatica anche lei.
Resto dell'idea che Antonio Cifariello, praticamente costretto a smetterla con il cinema per non continuare a fare solo il bello, fosse uomo intelligente (come dimostrò anche nella sua nuova attività sino ad una tragica fine prematura) che avrebbe potuto farsi apprezzare anche come valido attore, potenzialmente un nuovo Massimo Girotti.
Saluti. E complimenti per la recensione, che ho visto solo poco fa (oggi questo film passa in tv). Franco
Grazie Franco: concordo su Cifariello, del quale scoprii la sua sfortunat e tragica fine proprio curiosando tra le notizie relative al cast del film. saluti, Fabio.
Un classico. Assolutamente da vedere. Un film garbato e leggero.
Certo: sono quei film che non ci si stanca mai di (ri)vedere!
Film molto carino , anzi ho apprezzato più la Loren che la Lollobrigida . Poi Caramella e il prete sono fortissimi !
Si, è un film sempre godibile a ogni re-visione! Per il confronto Loren/Lollo è più il personaggio in sè che mi fa preferire la seconda, ma sono due attrici che apprezzo e seguo entrambe. Anche i caratteristi che ruotano attorno sono un punto di forza.
Un saluto, Fabio
Non sapevo di Antonio Cifariello
Nella scheda di questo film c'è un Post che gli dedicai il 12 dicembre 2018, cinquantenario della sua tragica fine. Scrissi parecchio di lui e mi piacerebbe lo leggessi.
Un saluto da cherubino.
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