Regia di Enrico Casarosa vedi scheda film
Uno dei migliori cortometraggi della Pixar Animation Studios, forse secondo solo a Piper.
La Luna di Enrico Casarosa racchiude in sé una magia che non si limita all'ottima resa grafica del cortometraggio. L'autore - animatore genovese naturalizzato statunitense - intinge la sua opera prima in una narrazione sospesa nel tempo e nello spazio, dove gli astri rimangono sospesi a pochi metri dal suolo terrestre e le stelle cadono dal cielo frantumandosi in abbaglianti esplosioni. Una famiglia - nonno, padre e figlio - naviga sul mare piatto e calmo al calar della sera, aspettando il momento opportuno per salire sopra il satellite e cominciare a lavorare. Fino alla fine non è chiara la mansione dei tre personaggi, i quali per tutta la durata del cortometraggio bisticciano su come si debba eseguire ogni azione e manovra utili per il loro compito. Il bambino, inizialmente spaesato e senza voce in capitolo, resta impassibile mentre il padre e il nonno gli consigliano come portare a termine le varie parti del lavoro che deve svolgere per la prima volta. Ogni passaggio è meticolosamente predisposto per la sicurezza dei personaggi e per il risultato ottimale del mestiere.
Cosa mai ci faranno tre esseri umani sulla Luna con spazzole, rastrelli e badili?
La Luna è uno dei migliori cortometraggi della Pixar Animation Studios. Dei molteplici lavori di breve durata prodotti dalla casa cinematografica di Los Angeles, solamente pochi possono essere considerati vere e proprie opere con vena autoriale definita. Laddove la tecnica eccelle - come, ad esempio, in Piper o in Tin Toy (all'epoca pura avanguardia) - , spesso la trama non riesce ad esprimere argomenti corposi e rendere empatizzabili i personaggi del corto. Ciò accade, oltre che per ovvie ragioni di durata, poiché la Pixar ha sempre puntato molto sul fattore sperimentale per la realizzazione dei propri film brevi, preferendo, dunque, evidenziarne l'aspetto grafico e lasciare quello concettuale ad un livello più superficiale. Non che, ad esempio, Piper (2016) - unico reale semi-capolavoro tra i corti Pixar - o Il Gioco di Geri (1997) siano privi di tematiche o non abbiano caratterizzazioni sufficienti, tuttavia in entrambi si riscontra prima di tutto un impegno da parte della Pixar nel voler creare qualcosa che sia tecnicamente sbalorditivo. Ne La Luna di Casarosa ciò accade in maniera minore. La poesia del cortometraggio è impartita da una regia pulita e prepotentemente in simbiosi coi movimenti dei personaggi. I tagli d'inquadratura permettono di scavare nelle espressioni del trio protagonista, carpirne i sentimenti di stupore o temporaneo sgomento, decifrarne ogni messaggio esternato con la forma recitativa del Grammelot (Gibberish - titolo originale dell'opera - in inglese). Lo sviluppo dell'intreccio, condensato e perciò leggermente labile, sfocia nella tenera e disillusa crescita del bambino, il quale dopo essere riuscito a trovare il suo modus operandi stupisce i parenti, ormai troppo abituati a metodi consolidati nel tempo e, perciò, privi dello spirito adattivo che invece diviene proprio la forza del piccolo protagonista.
Casarosa rende molto "italiano" il proprio cortometraggio, studiando a fondo Massimo Troisi per la realizzazione dei tre personaggi; per plasmarne i caratteri, i movimenti e le espressioni onomatopeiche con cui borbottano i discorsi. Le atmosfere che avvolgono La Luna rendono il corto sospeso in un limbo fantasmatico che rende ogni oggetto fisico fortemente luminoso. Come in Coraline (2009, Henry Selick), la fotografia trasforma particolari come, in questo caso, le stelle mutandone la natura da inanimata ad espressione pulsante di vivacità, vitalità. La Luna è un gioiello dell'animazione statunitense e l'unico motivo per cui non lo considero un capo d'opera [****] è la sua durata, la quale, anche se non troppo negativamente, influenza una buona sceneggiatura che inevitabilmente risulta compressa e leggermente forzata nei tempi di sviluppo.
Link al cortometraggio (youtube 720p HD)
Ps: valutando in base 5, quindi senza attribuire mezze stelle, considero La Luna ottimo e con difetti che non ne screditano la riuscita complessiva (3 stelle) e non un capo d'opera, ovvero un film da quattro stelle piene. Specifico tale metodo di valutazione per evitare di creare confusione tra recensione scritta e voto assegnato.
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