Regia di Akiva Schaffer vedi scheda film
Cosa non si fa per difendere il proprio quartiere. Ben Stiller, caricatura un po’ stanca del bravo ex ragazzo alienato e maniaco del controllo, gestisce un grande magazzino a Glenview, Ohio. La cittadina viene presa di mira da squamosi extraterrestri, che vogliono come di rito impossessarsi della Terra. Ma commettono l’errore di ammazzare e scuoiare l’uomo sbagliato: un dipendente del supermarket. Stiller, goffamente coadiuvato da un terzetto di improvvisati vigilantes, dichiara guerra agli invasori dal vischioso sangue verde. Il film, però, prende più di una scivolata. Evidentemente diretto da un habitué della comicità estemporanea (Shaffer ha all’attivo sei Stagioni del Saturday Night Live), si appesantisce nell’indecisione tra buddy movie e Sci-Fi, infilando pure una moglie divorata dal desiderio di maternità e una figlia in piena ribellione adolescenziale. La commistione mal gestita si mangia una buona fetta della naturalezza, e il divertimento è appannaggio quasi esclusivo di Vince Vaughn. Il quale ripete all’infinito l’immaturo cronico con sprazzi di commovente lucidità, ed è sempre il personaggio più immedesimabile del Frat Pack. L’ibrido comico/azione/alieno è una specie in crescita. Ma Vicini del terzo tipo si muove con impaccio tra lo smascheramento dell’ipocrisia latente nella placida provincia americana e la volatile prolissità di una sceneggiatura sghemba. Smarrisce la sua dimensione, nello Spazio come in Terra.
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