La recensione su Palombella rossa

di AndrewTelevision01

8 stelle

Michele Apicella (Nanni Moretti) é un funzionario del PCI (Partito Comunista Italiano): dopo aver perso la memoria per colpa di un incidente d'auto, egli si reca all'interno di una piscina di pallanuoto per cercare di ritrovarla, ma le varie pestilenze e i fastidi della vita moderna gli attanagliano questa sua ricerca.

Probabilmente il film più politico di Nanni Moretti: a quanto ho visto qui su FilmTv, molti utenti lo hanno paragonato a "8½" di Fellini, ma in realtà io ho visto una pellicola che si allontana dal grottesco e che, con lentezza, si avvicina sempre di più al dramma, cosa che per Moretti é facile individuare. Questo alter ego rappresenta la versione completa di Moretti, seconda più importante dopo quella del film "Bianca": nonostante si sappia abbia perso la memoria, i personaggi circostanti (all'interno del film) cercano di infastidire i suoi pensieri ideologici, ma soprattutto di incoraggiarlo, in maniera negativa nella vittoria di una partita di pallanuoto. A proposito di quest'ultimo: in questo film, Moretti espande la passione per questo sport, e approfondisce sempre di più l'importanza di esso. Una nota particolare: il film é stato girato alle Terme di Acireale, e da siciliano mi fa piacere che Moretti abbia scelto posto migliore per girarlo. Una figura immancabile é quella di Silvio Orlando, che in questo film interpreta il capo della squadra di Moretti: spesso furioso, intenso, acceso, un Orlando che ho particolarmente amato (senza nulla togliere ai futuri ruoli interpretati da lui). Ovviamente, questo film riserva di scene fondamentali/storiche: i ricordi del passato di Apicella, le scene nel PCI con gli intervistatori e/o giornalisti, ma soprattutto la scena in cui Apicella, dopo aver ascoltato le incomprensibili parole della giornalista (Mariella Valentini), la schiaffeggia e le urla una delle frasi più belle della storia del cinema.. "Come parla? Come parla? Le parole sono importanti! (...) Come parlaaa?"

Un esempio del dramma misto a capacità intellettive registiche/sinottiche veramente alte.

8½.

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