Regia di Leonardo Di Costanzo vedi scheda film
Una quindicenne (Riso) si è invaghita del ragazzo sbagliato e per questo viene tenuta per un'intera giornata in cattività, nell'immenso non luogo che è un convento abbandonato e fatiscente (nella realtà, un ex ospedale psichiatrico), perché le serva da punizione. Su di lei vigila il 17enne Salvatore (Gallo), venditore di granite costretto dai ricatti di un "sistema" camorrista in doppiopetto a mettere tra parentesi il suo lavoro per piegarsi al diktat mafioso.
È tutta qui, in unità di tempo, luogo e azione, la prima opera di finzione di Leonardo Di Costanzo, documentarista premiato con David di Donatello 2013 come miglior regista esordiente, che neppure in questa occasione si lascia sfuggire l'occasione per tenersi saldo a un pronunciato verismo, a cominciare dalla scelta dei due protagonisti, entrambi (bravissimi) attori non professionisti. Film a suo modo estremo, nipote di Duello nel Pacifico e Una giornata particolare, ma che alla lunga lascia troppo al caso lo svolgersi degli eventi, guardandosi bene dall'esprimersi compiutamente sulla camorra.
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