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Zombie and the ghost train

Regia di Mika Kaurismäki vedi scheda film

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La recensione su Zombie and the ghost train

di mm40
6 stelle

Chissà se Sorrentino ha mai visto questo semisconosciuto - quantomeno in Italia - film di Mika Kaurismaki, il cui protagonista è pressochè identico a quello messo in scena dal regista italiano per il suo This must be the place (2011). Ma Zombie, a differenza del personaggio che interpretà vent'anni più tardi Sean Penn, è tutt'altro che uno sprovveduto o un ritardato: lui la sa lunga e certo più di tutti quelli che lo circondano, è piuttosto un ragazzo che non vuole in alcun modo diventare adulto e che preferisce passare per squilibrato piuttosto che eseguire gli ordini altrui (l'episodio iniziale del servizio militare è emblematico del suo carattere ribelle per natura). Un antieroe alcolizzato e innamorato del rock and roll: sembra un film di Aki, invece è di Mika, fratello maggiore del Kaurismaki che due anni prima aveva diretto Leningrad Cowboys go America, prima pellicola in cui compare, nella band del titolo, Silu Seppala, ovvero Zombie, il cui vero nome è in realtà Antti: sia per il personaggio della finzione (Zombie) che per l'attore (Silu). A confermare la vena in stile Aki, ecco inoltre che Mika utilizza come co-protagonista l'attore feticcio, favorito e grande amico del fratello minore: Matti Pellonpaa, qui meno lunatico del solito, in un ruolo di contrasto a quello del personaggio centrale. Il regista si occupa anche del montaggio, della produzione e della sceneggiatura (insieme a Pauli Pentti e a Sakke Jarvenpaa), mentre la fotografia è affidata a Olli Varja, al fianco di Mika fin dai suoi esordi. La storia di Zombie è una piccola fiaba moderna, surreale quanto basta e laconica in una maniera tutta scandinava, perennemente alla ricerca di una sensazione più che di una morale, di un coinvolgimento emotivo anzichè di una stretta coerenza della trama. 6/10.

Sulla trama

Un mese nella vita di Antti, detto Zombie, congedato per infermità mentale dalla leva e dedito all'alcol e al basso elettrico. L'amico Harri gli offre l'opportunità di suonare nella sua avviata band: per coglierla, però, Zombie dovrà lasciare la bottiglia.

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