Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film
Uno dei film più brutti all'interno di un genere che di opere poco riuscite ne ha date molte. Manca sicuramente il Tasso, ma lo spettatore non vi trova neanche autori di minor rilievo come il Pulci, il Folengo o il Tassoni. I combattimenti sono lenti e legnosi come neanche nel teatrino dei pupi, le spiagge della Terra Santa sono le spiagge delle nostre parti con tre palme posticce piantate qua e là, gli assalti alle mura della città santa sembrano scampagnate fuori porta e Gerusalemme è rappresentata da quattro muracci spogli senza nemmeno una casa e sorge in una landa tanto desolata, che non i crociati di Goffredo di Buglione avrebbero mai combattuto per essa, ma neanche i pezzenti di Pietro di Amiens che li precedettero.
Il solo Francisco Rabal, tra gli interpreti, tenta di sopperire alle carenze dell'osceneggiatura (licenza poetica) di Alessandro Continenza, ma è pettinato come il povero Little Tony e neanche lui può essere preso troppo sul serio.
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