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Un sapore di ruggine e ossa

Regia di Jacques Audiard vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un sapore di ruggine e ossa

di ethan
7 stelle

'Un sapore di ruggine e ossa' è un altro importante tassello all'interno della corposa filmografia di Jacques Audiard, autore che seguo dai tempi di 'Sulle mie labbra' - il suo lavoro che apprezzo di più in assoluto - e che, da allora, non sbaglia un film: 'De rouille et d'os' ha il grande merito di costruire due bei ritratti di individui che sono in pratica dei solitari che si incontrano di sfuggita, si conoscono a seguito di circostanze tragiche e paradossali, e finiscono per perdersi e continuamente ritrovarsi nell'asprezza delle loro esistenze e percorsi difficoltosi.

Audiard lavora molto coi volti e i corpi dei due protagonisti - martoriato a causa di un incidente sul lavoro quello di lei (Marion Cotillard) e tumefatto per i combattimenti clandestini che servono a lui (Matthias Schoenaerts) per arrotondare il suo magro stipendio - e costruisce un ruvido mélo che ha l'unico neo nella durata un po' eccessiva - qualche taglio avrebbe giovato alla compattezza del film - e nell'insistenza sul ridurre i problemi dovuti alla grave menomazione subita della ragazza quasi unicamente all'ambito della sfera sessuale.

Non penso sia un caso che i due eventi che 'segnano' in maniera più o meno grave le vite dei due e di conseguenza delle persone a loro vicine, accadano entrambe in situazioni in cui l'elemento acqua gioca un ruolo fondamentale: Stephanie perde la parte inferiore delle gambe nel parco acquatico dove lavora mentre Alain per salvare il proprio figlio intrappolato nel ghiaccio, distrugge le ossa delle proprie mani - vero e proprio 'attrezzo' da lavoro per lui - lasciandole parzialmente menomate per sempre.

Come già accennato, grande prova dei protagonisti: se Marion Cotillard - una bella donna dal carattere difficile che, causa un incidente, deve ricostruirsi una vita daccapo - non la si scopre certo in questo film, sorprendente è il quasi sconosciuto Matthias Schoenaerts in un ruolo, quello di Alain, scomodo, controverso, pieno di contraddizioni ma anche capace di slanci sentimentali imprevedibili.

Voto. 7,5.

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