Trama
Cina, IX secolo. Nie Yinniang, la figlia di un generale, viene cresciuta da una suora, che la inizia alle arti marziali e la trasforma in una micidiale assassina con il compito di eliminare i governatori corretti e crudeli. Un giorno, dopo aver fallito un colpo, Yinniang viene rimandata nella terra natale con il compito di uccidere l'uomo a cui era promessa, un cugino che oramai è alla guida della più grande regione militare del nord della Cina. Dopo tredici anni di esilio, la giovane donna dovrà confrontarsi con i genitori, i suoi ricordi e con i sentimenti a lungo repressi, e si ritroverà di fronte a una scelta: sacrificare l'uomo che ama o infrangere gli ordini della sua padrona.
Approfondimento
THE ASSASSIN: TRA AMORE E LEALTÀ ALL'IMPERO
Diretto da Hou Hsiao-Hsien e sceneggiato da Chu T'ien-wen, The Assassin è ambientato nella Cina del IX secolo e racconta la storia di Nie Yinniang, una giovane donna che ritorna alla sua famiglia dopo anni di esilio. La sua formazione è stata affidata a una suora, che l'ha iniziata nella massima segretezza alle arti marziali. Vera combattente contro il crimine, Yinniang ha il compito di eliminare i tiranni che infestano la sua terra. Destinata a sposare il cugino Tian Ji'an, si ritroverà presto nella condizione di dover scegliere tra il sacrificare l'uomo che ama o il rompere per sempre la relazione che la lega all'ordine degli Assassini.
Con la direzione della fotografia di Mark Lee Ping-Bing, le scenografie e i costumi di Hwarng Wern-Ying e le musiche di Lim Giong, The Assassin riporta lo spettatore in piena dinastia Ming e si ispira liberamente ai brevi romanzi della stessa epoca, rappresentanti della letteratura chuanqi. In particolar modo, alla base di The Assassin vi è una breve novella dal titolo Ne Yinniang, contenente molti dettagli sulla vita quotidiana del periodo. Da un punto di vista prettamente storico, The Assassin ha il suo contesto nelle lotte dei governatori provinciali per far fuori l'imperatore Tang e poter rivendicare con le armi l'indipendenza delle province: il paradosso, però, vuole che a creare le province, sia amministrative sia militari, sia stato lo stesso imperatore.
Con le sue numerose scene di combattimento, The Assassin è il primo film d'azione di Hou Hsiao-Hsien, nonostante non si tratti di un wu-xia in piena regola: influenzato dai film di samurai giapponesi e da Akira Kurosawa, il regista riserva più importanza non alle scene di combattimento (anche acrobatico) ma alla filosofia di vita che accompagna l'universo dei combattenti. Con un incipit in bianco e nero teso a spiegare il passato del personaggio principale, The Assassin non presenta primi piani ma solo piani lunghi in grado di mostrare il più possibile degli elementi in scena.
Girato in gran parte tra la Mongolia interna, il nord est della Cina e la provincia di Hubei, The Assassin ha per protagonista nei panni di Nie Yinniang l'attrice Shu Qi, diretta per la terza volta dopo Millennium Mambo e Three times da Hsiao-Hsien. La affianca nel ruolo del governatore Tian Ji'an l'attore Chang Chen, anch'egli presente nel cast di Three Times.
Note
Adattamento di un racconto fantastico di Pei Xing, risalente al IX secolo.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
- Prix de la mise en scène a Hou Hsiao-hsien al Festival di Cannes 2015
Commenti (10) vedi tutti
Hsiao-hsien ritaglia una scenografia dalla raffinata tornitura, evocando una delicata poetica sulla vendetta che a conti fatti risulta troppo prolissa nell'esecuzione narrativa per essere decifrata appieno.
commento di Stefano LLa visione del film riempie i nostri occhi di immagini di stordente splendore che valorizzano i volti dei suoi protagonisti circondandoli di un’aura seducente e ammaliante che ci fa dimenticare i drammi e le nebbie del presente e ci lascia stupiti e sedotti incapaci di provare un sentimento che non sia quello di abbandono totale al piacere..
commento di (spopola) 1726792Le scenografie naturali sono stupende,il film un po' meno,troppo lento e con poco phatos,non mi vergogno di dire che per poco non mi abbioccavo...
commento di ezioStoria poco consistente, dialoghi rarefattti e difficili da seguire. Ambientazioni SPETTACOLAREI, davvero!!! Merita comunque una visione perchè i combattimenti sono pochi e d è la pace a fluire in noi dalle piacevoli inquadrature e dalla placida lenterra del procedere della narrazione.
leggi la recensione completa di BradyHou Hsiao-Hsien è un autore libero. Il suo cinema è privo di condizioni, quindi puro e magnifico.
commento di monsieur opalImmagini magnifiche da una parte, tempi incredibilmente dilatati dall'altra. Fascino e noia allo stesso tempo.
leggi la recensione completa di tobanisA parte la Bellezza di Shu Qi,il resto è di una NOIA quasi introvabile anche per il sottoscritto che di Films ne ha triturati abbastanza,direi !!! voto.0.
commento di chribio1Di una lentezza e teatralità esasperanti. L'unico merito sono le scenografie e le ambientazioni naturali di notevole bellezza.
commento di MaciknightBellissimo film, formalmente perfetto dal punto di vista dell'immagine, dove la trama è un pretesto, ma troppo stilizzato ed essenziale nella resa rarefatta dei sentimenti.
leggi la recensione completa di Scarlett BluIl film è perfetto da un punto di vista stilistico e visivo e forse merita il premio alla regia ricevuto.....dal punto di vista emozionale ....non ti lascia niente è di una noia "assassina"
commento di ripley2001