Regia di Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner vedi scheda film
nella piccola comunità sinistrarola e borghesuccia di parma esistono due cinema che calamitano questa comunità. uno è l'astra che è forse il cinema più borghesott-sinistrarol-intellettuale e poi c'è l'edison che forse è meno centro sinistra e più comunista; c'è anche un'altra monosala che resiste all'attacco cannibalico dei multiplex, il d'azeglio, ma è troppo centrale e poco comodo per il parcheggio. fatto sta che all'edison programmano questo bel cartone animato di produzione francofona, dallo stile, i tratti e gli intenti un pò vintage che tanto fa festivité che ho pure coinvolto due amiche nella visione. il cinemino.... la saletta era stipata di genitori coi figliuoli e qualche rara persona singola o coppie o triplette come noi a gustarsi tutti i 70 minuti di questo delizioso acquerello animato. l'assoluta mancanza di ansia da battuta, i colori grigi, seppia e terre varie e il messaggio da futuro migliore ne fa secondo me un must per chi proprio non sapesse cos'altro fare nelle deliziosamente oziose festività natalizie, che non costiparsi in bulimici centri commerciali, come consiglia la cara maghella. si parla di razzismo, di povertà e fame cronica e ernest nelle sue coreografiche cadute slapstick ricorda un pò anche le vecchie comiche che riempivano di gioia e gaudio gli occhi miei infantili. l'avanzare dell'età non mi fa certo apprezzare la simpatia e la tenerezza di quegli orridi topastri di fogna che scorrazzano per le case degli orsi alla ricerca di denti. ma qui purtroppo subentra il disincanto dell'età appunto. superato il disgusto iniziale però, anche un adulto come me può gustarsi appieno questa storia con lieto fine di (dis)integrazione sociale tra gli orsi sopra il suolo e i topi sotto il suolo. e da quello che ho potuto vedere anche i più piccoli hanno apprezzato. PORTATEVICI!
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