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Resident Evil. Retribution

Regia di Paul W.S. Anderson vedi scheda film

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La recensione su Resident Evil. Retribution

di mc 5
4 stelle

Questa volta il mio giudizio -totalmente negativo- è quasi ideologico, perchè questo film evidenzia un'idea stessa di cinema che personalmente detesto. Sì, perchè poi le cose bisogna chiamarle col loro nome. E questo non è cinema. Questo è puro videogame su grande schermo. Io mi rifiuto di usare in questo caso l'espressione "settima arte". A parte la considerazione, elementare quanto volete, che ognuno è liberissimo di giocare ai videogames fino a friggersi il cervello, ma a casa sua, non al cinema. Perchè al cinema, nella famosa "sala buia", ci si va per vedere qualcos'altro, qualcosa che rappresenti i sentimenti e le debolezze degli uomini. Certo, lo so bene, che il cinema è anche sogno ad occhi aperti, viaggio nella fantasia, effetti speciali che ci permettono di aprire uno sguardo su altri mondi...ma queste minchiate fracassone targate "Capcom" nulla hanno a che vedere con un viaggio oltre il muro dell'immaginazione, qui siamo piuttosto dalle parti di masturbazioni audiovisive per smanettatori compulsivi di videogiochi. Lasciamo stare la sceneggiatura, che è una roba demenziale, con dei non-morti e dei virus che danno la nausea, tanto freddamente tutto è rappresentato, quando invece proprio elementi analoghi hanno appassionato gli spettatori in tante intelligenti opere di fantascienza, mentre qui tutto è così glaciale, cupo, meccanico da generare solo un senso di rigetto. Non c'è alcun respiro umano in questa ossessione digitale che affida alla ripetitività la propria inesistente linea artistica, in un tripudio di drammatica cupezza. Credo sia impossibile recensire questo film secondo i criteri consueti. Come fai a raccontare in chiave critica un'opera dove la sceneggiatura esprime personaggi che sono solo pedine di un videogioco? Come fai a giudicare un film dove gli attori non rappresentano alcuna caratterizzazione dei rispettivi ruoli? E allora, con materiale simile, l'unica cosa su cui puoi dibattere è il livello del 3D oppure gli effetti speciali, cioè meri aspetti tecnologici. Peraltro, in linea con tutto il resto, anche il commento sonoro è opprimente e fastidioso. E allora non ci resta che reagire facendo a questo film...il gesto dell'Umbrella (la battuta non è mia ma appartiene al "maestro" Valerio Caprara). A parte gli scherzi, dovremmo boicottare film come questo in cui il 3D viene letteralmente imposto allo spettatore, che non ha la facoltà di optare per la la visione bidimensionale: nella mia regione (Emilia Romagna), a fronte di un numero enorme di sale in cui il film viene proiettato, solo due sono quelle in cui è possibile scegliere tra le due versioni. Milla Jovovich è più bella, algida ed inespressiva che mai. Quella ormai ha imbroccato questa strada e (assieme al maritino regista) figuriamoci se molla l'osso. Solo una segnalazione per la bella ispanica Michelle Rodriguez che io, da maschietto, apprezzo molto di più della collega, anche se so di essere in netta minoranza. Considerazioni estetiche a parte, la Rodriguez -almeno- un paio di espressioni riesce a tirarle fuori...e potrebbe anche essere utilizzata meglio, se solo la smettessero di mostrarcela sempre come coatta postatomica. E vorrei concludere riportando le precise parole di un critico autorevole come Maurizio Porro del "Corriere della Sera". "Baracconata rumorosa tutta noia ed azione. Non un incubo, ma una pagliacciata. Più fantasiosa una partita a flipper".


Voto: 3

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