Regia di Luigi Cozzi vedi scheda film
Nella villa del sol (nota musicale), appartenuta a Paganini, succedono cose strane. E violente. Una band femminile viene pian piano sterminata e si viene a conoscenza della maledizione che grava sul palazzo, fin dai tempi in cui il celebre musicista vendette l'anima al diavolo.
Una satanica leggenda che riguarda il violinista Niccolò Paganini pone le basi per una storia decisamente horror ambientata ai giorni nostri; il soggetto è di Raimondo Del Balzo, meglio noto come regista di melodrammoni lacrimogeni a oltranza, mentre la sceneggiatura è di Luigi Cozzi, con la collaborazione di Daria Nicolodi, moglie di Dario Argento e qui (non eccelsa, a dire il vero) protagonista. Le tinte sono quelle note per gli estimatori della macabra fantasia di Cozzi, che nel corso degli anni Ottanta è però andata deteriorandosi, alla pari di tutto il cinema (e la società, a voler essere precisi) italiano (/a); non è quindi un caso se questo rimarrà l'ultimo lavoro diretto dal regista, dopo vent'anni di onorata carriera, se si escludono alcuni futuri documentari. Neppure una brutta pellicola, in fin dei conti, ma sicuramente poco originale e con alcune pecche logiche qua e là, e per quel gusto edonista e ostentatorio tipico di quei tremendi anni, facilmente accostabile a lavori come Sotto il vestito niente (Carlo Vanzina, 1985). A tale proposito, la popband femminile presente in Paganini horror accenna due brani che apertamente plagiano due successi coevi: Twilight della Electric light orchestra (uscita nel 1981) e You give love a bad name (1986, Bon Jovi); le musiche originali sono di Vince Tempera, bisognerebbe chiedere a lui i giusti chiarimenti. Nel cast anche David Pleasence, Jasmine Maimone, Maria Cristina Mastrangeli, Pietro Genuardi e una futura prezzemolina televisiva, Luana Ravegnini, cui daranno una buona fetta di celebrità un paio di relazioni molto discusse (con Claudio Lippi e con l'immobiliarista Renato Della Valle, socio in affari, e quindi in avvisi di garanzia, di Berlusconi). 3/10.
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