Regia di Mark Cousins vedi scheda film
Grazie a Sky Arte e a una buona dose di pazienza, mi sono viste le 15 puntate di un’ora l’una che compongono questa monumentale opera.
Dare un unico giudizio non ha senso. Da un lato, lo ringrazi sia per l’opera in sé, sia per averti ricordato, o rivelato, vere gemme nella storia del cinema. Dall’altro, è innegabile la puzza sotto al naso dell’autore, soprattutto quando si avvicina ai giorni nostri, dove a volte fa passare per capolavori delle sole, o dei mattoni terribili. Poi alla lunga infastidisce un po’ l’abitudine di dire “questo è il momento più grande del cinema”, “nessuno fece più così”, questa ripresa è la migliore del mondo”, perché a ripeterlo per 15 ore, su film diversi, alla fine l’affermazione perde forza, viene messa in discussione, se non derisa (da me), che mi aspettavo, che so, Fantozzi e il tipo che commenta “Questo è il rutto più importante della storia del cinema”.
Però nel complesso è un’opera immancabile, da vedere assolutamente. Sono innumerevoli i momenti eccezionali. Su Wikipedia, dio li benedica, vengono citati, per ogni episodio, i film che appaiono. Soprattutto nelle prime puntate, l’opera raggiunge il meglio, il culmine, con spiegazioni importanti, voglia di illustrare e fare capire, motivare le scelte dei registi. Naturalmente tanti film non ci sono, malgrado 15 ore. Naturalmente, molti registi e film ci sono, in 15 ore. Tra le perle, il volto di una fantastica Giovanna d’Arco, forse il momento più potente dell’opera; Buster Keaton; il cinema giaponnese e quello russo spiegato a dummies come me (ma anche Bergman, o Ozu); il grande rispetto per il cinema italiano (di un tempo). Ci vuole pazienza, ma è da vedere tutto.
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