Regia di Ugo Gregoretti vedi scheda film
curioso esperimento televisivo fantascientifico. gregoretti è stata una figura particolare del panorama cinematografico-televisivo italiano. questa riduzione da bulgakov ricca di invenzioni scenografiche per riportarci al primo ventennio del novecento, è abbastanza interessante per essere ripescata dallo sconfinato (e interessantissimo) archivio rai. la sua vocetta pacata ci fa da narratore in questa storia irreale, ma che non si discosta di molto da quello che poteva essere il clima nella sconfinata madre russia. esperimenti come il cane con due teste vissuto per una settimana o forse due, non mi fa sorridere di questo film televisivo in due puntate. poi la sensibilità gregorettiana insieme al talento istrionico di un moschin perfetto professore immerso solo nei suoi esperimenti, anche lui oggetto-soggetto della rivoluzione che "liberò" dalla schiavitù zarista, lo ammanta del fascino di un racconto morale senza essere moralistico. girato in studio con spezzoni di film di dziga vertov sui quali gli attori interagiscono, con l'ausilio di macchinine giocattolo e scenografie di cartone e lamiera in un colore slavato con schizzi di intensi rossi, blu o verdi, assume anche la consapevolezza di un oggetto vintage da museo del novecento. la parabola del professor persikov dalla scoperta di un prodigioso raggio rosso che ha facoltà di moltiplicare esponenzialmente qualsiasi cosa vi sia stato esposto, lo porta in breve e suo malgrado alla ribalta, tanto che dopo una moria di galline in tutta l'unione, il cremlino otterrà il suo aiuto per cercare di infoltire forzatamente la popolazione di gallinacei. la famosa inefficienza sovietica saprà solo fare disastri e gli esperimenti del professor persikov saranno solo un lontano ricordo, probabilmente di un nemico del popolo da rivalutare a sentimento.
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