Regia di Massimo Pupillo vedi scheda film
Trashata nostrana anni 60' che cerca (ridicolamente) di coniugare l'horror gotico con il fumetto pulp italiano di quel periodo (Diabolik, Kriminal e Satanik per intenderci). Purtroppo anche per queste operazioni che possono sembrare elementari ci vogliono capacità ed equilibrio, altrimenti il ridicolo e il comico involontario sono immediatamente dietro l'angolo. Un incipit Baviano e una fotografia che cerca di imitare i modelli britannici della Hammer, non bastano assolutamente a tenere minimamente in piedi una pellicola interpretata e diretta da dilettanti, con un pateticissimo Mickey Hargitay che si cosparge di olio i muscoli, vaneggiando frasi e riferimenti alla purezza e alla perfezione, e che si appresta a torturare le sue vittime con la bramosia di un bambino che ha appena rubato il vasetto di nutella e pronto a farne una gran scorpacciata. Dialoghi quasi infantili e un protagonista buono (Walter Brandi) nel ruolo di uno scrittore, che mena botte e fendenti come quegli agenti segreti che tanto andavano in voga in quegli anni. Ridicolamente imbarazzante.
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