Regia di Agnès Merlet vedi scheda film
James Furlong è l'ultimo discendente maschio di una famiglia piuttosto particolare.
Il ramo maschile è dotato di facoltà straordinarie che forse non è esatto chiamare superpoteri: il nonno di James ogni volta che pensava al sesso perdeva la vista per qualche tempo ( con ovvie ripercussioni anche comiche sulla prima notte di nozze), il padre quando era in una situazione di stress particolare metteva fuori uso tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche attorno a lui. La dote di James è ancora più pericolosa: quando si sente in situazione di pericolo o in un particolare stato di tensione emotiva per paura o altro, riesce ad annullare ogni forma di vita attorno a sè, sia vegetale che animale.
E per uno che è portato in orfanotrofio è un guaio. Deve fuggire quando ha perpetrato una strage , non volendo. Insomma diventa un serial killer suo malgrado.
Mae è una ragazza della sua stessa età che ha anche lei la sua tara familiare sotto forma di cancro non operabile all'intestino. Fugge dall'ospedale in cui è ricoverata e casualmente incontra James, ormai quasi adulto, che vive come un eremita in mezzo ai boschi. Non si spiega perchè attorno alla casetta di legno del ragazzo ogni forma di vita è avvizzita e James con ritrosia le racconta la sua storia.
Scocca la scintilla dell'amore ma lei deve tornare in ospedale visto che la sta cercando mezza Irlanda: ma James non ce la fa proprio a stare lontano da lei....
Ci sono certi film che quando si tratta di stabilire un genere a cui appartengono ti mettono in severa difficoltà: è il caso di questa pellicola irlandese ad opera di Agnes Merlet che esordisce quasi come un film che parla di una colonia di X-men mutanti dispersi da qualche parte in Irlanda, si trasforma in una tenera storia d'amore tra due diversi che ancora non hanno imparato a convivere con le maledizioni che li hanno colpiti ( ed è per questo che cercano di isolarsi, di nascondersi, gli Hideaways del titolo, i nascondigli) e finisce come un thriller ambientato in un ospedale con il ragazzo che cerca, invano, di avere una storia d'amore "normale" con la sua Mae.
Forse un po' troppa roba tutta insieme per un film che all'inizio sembra una commedia ( con mutanti, ma sempre commedia), poi un film sentimentale che vira infine alla tragedia.
Il rischio è di rimanere spiazzati e un po' sicuramente ci si rimane.
Ma il concept di base è interessante e originale, le idee ci sono anche se alcune forse sono lasciate troppo in superficie e perdono forza strada facendo, l'intelaiatura visiva è convincente grazie a effetti digitali in computer grafica che non sono mai veramente invasivi anche nelle sequenze in cui la fanno da padroni ( quelle in cui attorno a James avvizzisce ogni forma di vita), gli attori recitano in maniera più che adeguata e poi Rachel Hurd-Wood è adorabile nella sua ispida scontrosità, ci si potrebbe perdere nel suo sguardo.
Sicuramente il finale non è all'altezza di quanto visto in precedenza e tende ad appiattire banalmente un po' tutto ma alla fine della visione Hideaways lascia discrete sensazioni, un film piccolo piccolo che magari racconta una storia d'amore già vista ma cerca di confezionarla in modo diverso, tra fantasy e fiaba dark ( la casa di James sembra proprio il capanno nel bosco protagonista di tante favole e di tanti film horror) evitando l'effetto Twilight.
Forse non riuscendovi del tutto alla luce di un finale che poteva essere molto migliore ( diciamo che la parte thrilling mal si addice a un film come questo ) ma , fidatevi, meglio un Hideaways che 100 Twilight.
(bradipofilms.blogspot.it)
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