Regia di Judd Apatow vedi scheda film
Un ritratto con pregi e difetti di una famiglia americana moderna (anch'essa con pregi e difetti).
È una commedia, ma amarognola, e incentrata su temi seri: l'argomento principale è la crisi o la stanchezza matrimoniale che può subentrare ad un certo punto della vita di coppia. Quindi anche l'obiettivo che si pone è nobile. Ne esce un'opera discreta, ma non del tutto soddisfacente.Dopo tutto, Judd Apatow non è Woody Allen, e Leslie Mann non è Diane Keaton.
I dialoghi sono graffianti ma non memorabili, e i personaggi sono credibili, ma un tantino rozzi nella loro definizione (specialmente i due padri dei coniugi e le figlie).
Devo anche rilevare una ricerca, direi cosciente, dello scurrile, e in generale di tutto quello che si nomina il meno possibile. Nei dialoghi non manca nulla di ciò: scoregge, emorroidi, mestruazioni, impotenza, puzza di cesso, vomito, piscio a spruzzo, e mi pare qualcos'altro che ho dimenticato. Tuttavia, questo continuo ruspare nella fogna non si tramuta in cinismo, e non è non forma un paradigma che trasferisce questo schifo verso la vita. Al contrario, ciò risulta quasi una presa d'atto della miseria della vita quotidiana, seguita però da una spinta verso l'alto, per ricominciare con nuove energie, nonostante tutto.
In generale, è una discreta commedia che si sforza di fare qualcosa di buono, e questo è un elemento da riconoscere. La lunga durata passa bene, senza mettere alla prova lo spettatore.
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