Trama
Dopo essersi sposati e aver messo su famiglia, Debbie (Leslie Mann) e Pete (Paul Rudd) sono alle prese con le tragicomiche tribolazioni del loro matrimonio quando la loro situazione economica comincia a vacillare a causa delle cattive acque in cui naviga l'etichetta discografica di Pete. Debbie si ritrova così a far fronte a tutte le spese di casa, coprendo il budget familiare con gli introiti della sua boutique di moda, in cui lavorano l'avvenente Desi (Megan Fox) e la maldestra Jodi (Charlyne Yi).
Approfondimento
QUESTI SONO I 40: 5 ANNI DOPO MOLTO INCINTA
Con Questi sono i 40, Judd Appatow racconta cosa ne è stato dei due protagonisti principali di Molto incinta. Facendo riferimento, come spesso capita nei suoi film, alla sua vita privata, Apatow focalizza l'attenzione su ciò che accade nella vita di due persone che, raggiunta ormai una certa età, si rendono consapevoli del percorso di vita che si sono creati. Nei protagonisti Paul e Debbie, Apatow trasferisce le esperienze che quotidianamente lui e la moglie Leslie si ritrovano a vivere: pur conducendo una vita appagante, entrambi si fermano spesso a riflettere sul perché alcuni aspetti della vita e delle dinamiche di coppia non siano facili da gestire.
Questi sono i 40 comincia a 5 anni di distanza dalla fine di Molto incinta. Debbie, incapace di accettare di essere arrivata al giro di boa dei 40 anni, ha a cuore il bene della sua famiglia e non passa momento che si assicuri che ogni cosa vada per il verso giusto. Questa sua voglia di perfezione finisce, però, con il diventare esasperazione soprattutto per Pete, che invece sta vivendo altri tipi di problemi. Distante dalle dinamiche familiari, Paul non si prende più cura di se stesso, mangia troppi dolci ed è costantemente nervoso a causa della sua attività che, andando a rotoli, rimette in discussione la sua stessa identità. Nonostante non sappia più cosa fare, Pete non ha intenzione di informare Debbie su quanto le cose siano messe male. La tensione che si accumula porta pian piano entrambi a dar la colpa di quello che succede ai loro genitori e al modo in cui sono cresciuti e una festa di compleanno, nata con le migliori intenzioni, finirà per trasformarsi nella peggiore (e più caotica) delle esperienze di famiglia.
Per la produzione, Apatow ha potuto contare sul sostegno degli amici e collaboratori di lunga data Barry Mendel e Clayton Townsend mentre i quattro protagonisti principali sono interpretati, come in Molto incinta, da Paul Rudd e da tre familiari strettissimi di Apatow: la moglie Leslie Mann e le due figlie Maude e Iris.
PADRI, AMICI E COLLEGHI DI LAVORO
Abituata a non avere il padre intorno sin da quando era una bambina, Debbie è cresciuta in maniera molto indipendente, diventando però da grande una persona che necessita di un po' di attenzioni. I genitori di Pete, al contrario, sono stati sempre molto presenti ed invasivi tanto che Pete è riuscito a ritagliarsi uno spazio proprio solo da adulto. Suo padre Larry, inoltre, non lascierebbe mai da solo nessuno della sua famiglia e ciò diviene fonte di tensione anche per Pete e Debbie. Come se non bastasse la sua ingombrante presenza a far danni, Larry ha anche bisogno di prendere in prestito del denaro e non si fa alcuno scrupolo a riguardo, dato che con quei soldi deve pagare l'affitto della casa in cui vive con la seconda moglie e i tre figli avuti da lei.
Ad interpretare Larry è Albert Brooks, icona della commedia americana, intento - dopo aver interpretato un ruolo altamente drammatico in Drive di Refn - a calarsi nei panni di un personaggio per certi versi sgradevole ed eccessivo, sempre pronto a gettar fango sugli altri pur di avere un briciolo di attenzione. Oliver, il padre di Debbie, invece, è stato lontano per parecchio tempo dalla famiglia ma, dal momento che la figlia è ormai cresciuta, vorrebbe instaurare un legame con lei. Si tratta della classica situazione del padre tormentato dal senso di colpa che cerca di rientrare nella vita di figli che, invece, non sentono la sua assenza e che lo ritengono responsabile di averli abbandonati. Ad interpretare Oliver è John Lithgow, che aveva già lavorato al fianco di Leslie Mann nella commedia Orange County.
La vita di Debbie e Pete sembra normale rispetto a quella degli amici Barb e Barry, interpretati da Annie Mumolo e Robert Smigel. Barb è la migliore amica di Debbie e, come tale, è sempre pronta a dispensare i suoi consigli, spesso disastrosi e dalle orribili conseguenze. Seguendo come un'ombra la moglie, Barry finisce inevitabilmente per divenire amico di Pete, scambiandosi segreti e informazioni private non sempre nei limiti del consentito.
Del cast di Questi sono i 40 fa parte anche Megan Fox, nel ruolo di Desi, una volenterosa commessa che lavora nel negozio di abbigliamento di Debbie. La presenza della giovane Desi non fa altro che ricordare a Debbie che sta invecchiando e, per di più, continue mancanze di denaro le fanno nascere dei sospetti sulla sua onestà. Per difendersi, Desi non esita ad accusare la collega Jodi, interpretata come in Molto incinta da Charline Yi, con cui i rapporti sono tutt'altro che idilliaci.
Alla Unfiltered Records, etichetta che ha fondato, Pete si ritrova ad affrontare dei problemi con i suoi dipendenti, divisi tra coloro che sono in totale disaccordo con le sue decisioni e coloro che invece lo trattano con fare paternalistico e accondiscendente. Tra coloro che sono delusi dall'operato di Pete c'è Robbie, giovane dirigente dalle aspettative deluse interpretato da Chris O'Dowd, mentre tra coloro che appoggiano ogni sua decisione spicca Cat, neolaureata al suo primo lavoro importante e alla ricerca di una "buona occasione", impersonata da Lena Dunham.
Jason Siegel e Melissa McCarthy appaiono, infine, in ruoli cameo: Siegel riprende la parte di Jason, il personal trailer di Leslie e Barb già presente in Molto incinta, mentre la McCarthy interpreta Cathie, una sorta di psicotica madre che rimprovera Pete e Debbie fuori dalla scuola.
I CAMBIAMENTI DEL SETTORE MUSICALE
In Molto incinta, di Pete si sa che lavora in una grande casa discografica. Nei 5 anni che sono intercorsi da allora, ha perso il suo lavoro nella major e ha creato una propria etichetta, portandosi appresso alcuni degli artisti con cui aveva lavorato. L'industria discografica però è profondamente cambiata e chi una volta vendeva più di 100 mila copie a disco arriva a stento a 20 mila. Da ciò derivano i motivi della sua crisi finanziaria e, in seguito, familiare. Tra gli artisti pubblicati dall'etichetta di Pete vi sono Colin Hay, Grant-Lee Philips, Bob Mould, Paul Westerberg, Frank Black e Graham Parker, tutti musicisti reali che un tempo avevano un mercato ma che con gli anni faticano a imporre la loro musica. Va sottolineato che proprio grazie a un concerto presente in Questi sono i 40, Graham Parker è tornato a esibirsi dal vivo con la band dei The Rumour per la prima volta dagli anni Settanta. Oltre alla loro musica, in Questi sono 40 sono presenti brani eseguiti appositamente da artisti all'apice del loro successo: Fiona Apple canta Tool Dull, composta in coppia con il produttore Jon Brion (nominato 2 volte ai Grammy Awards per le partiture di Magnolia e Se mi lasci ti cancello); Norah Jones ha scritto Always Judging e ha fatto da coro a una nuova versione di I Got You dei Wilco; Lindsey Buckingham dei Fleetwood Mac ha portato il suo estro creativo con tre diversi brani originali (Brother & Sister, Sick of You e She Acts Like You); Ryan Adams, che appare anche nel film, ha invece registrato una nuova versione delle sue Shining Through the Dark e Lucky Now).
Note
Judd Apatow è un genio. Il cineasta statunitense più appassionante dell’ultimo decennio. Attivo sin dai primi 90, è un nome chiave per comprendere come la tv sia diventata il crocevia dove il cinema classico è stato riprocessato iniettando in questo modo nuova vita in entrambi i linguaggi. Al contrario di J.J. Abrams che manipola i grandi archetipi fantastici, Apatow è un "king of comedy". Forse l’unico in grado oggi di rielaborare l’irripetibile autunno di Blake Edwards, dargli un’avvitata di contemporaneità realizzando così una delle poche forme di cinema americano contemporaneo che non sia post, meta o altro. Questi sono i 40 è, oggi, il cinema americano da difendere.
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Commenti (8) vedi tutti
Divertente ma troppo lungo... Un film del genere poteva benissimo durare almeno mezz'ora di meno.
commento di ssiboniUn ritratto con pregi e difetti di una famiglia americana moderna (anch'essa con pregi e difetti).
leggi la recensione completa di BalivernaFilm ambiguo, solleva problemi ma non li risolve, ne li approfondisce. Il clima hollyodiano è forzato e non porta a nulla se non a un miscuglio di generi. Il versante romantico stravolge le poche verità accennate.
commento di cammerciQuello che mi stupisce sono i punteggi raccolti per uno dei film più stupidi che ho visto.
commento di Tommy1810Film stupido, disgustoso; dialoghi idioti ed insopportabili; voto 1 .. anzi zero :-((
commento di stokaiserThe New (Vulgar) American Normal.
commento di moviemanFilm immaturo destinato a un pubblico di immaturi.
leggi la recensione completa di silviodifedeLa parola "GENIO" è stata ritrovata morta nelle NOTE di "Questi sono i 40" abbracciata alla parola "NOTA". Lasciano una lingua più povera e un gusto cinematografico inconsolabile.
commento di Utente rimosso (SillyWalter)