Trama
Ancora ragazzino, Donny (Adam Sandler) è divenuto padre di Todd (Andy Samdberg). Da solo, ha provveduto alla sua crescita fino a quando, compiuti i diciotto anni, Todd ha deciso consapevolmente di lasciare per sempre casa e interrompere ogni rapporto con lui, ritenendolo un eterno e irresponsabile bambinone abile solo nel cacciarsi nei guai. Dopo un lungo periodo in cui nessuno dei due ha saputo niente dell'altro, Donny si presenta al cospetto di Todd nel momento in cui questi sta organizzando il suo matrimonio ma, di fronte a un legame che stenta a riallacciarsi, si ritrova costretto ad affrontare le conseguenze della sua incapacità di essere stato un buon padre.
Approfondimento
PADRE E FIGLIO
In Indovina perché ti odio Adam Sandler interpreta il ruolo di Donny Berger, il peggior genitore che si possa immaginare: ama suo figlio ma lo fa a modo suo. Selvaggio, pazzo, senza un briciolo di buon senso, Donny è però una persona dal cuore buono e piena di gioia. Ciò permette allo spettatore di perdonare tutti i suoi errori e gesti inconsulti: anche se il suo comportamento appare spesso sopra le righe, rimane un padre che cerca di creare un forte legame con il figlio. Simbolica del suo avvicinamento è, ad esempio, la scena in cui Donny insegna a un ormai adulto Todd come andare in bicicletta. Seppur fuori tempo e tardivo, si tratta di un rito di passaggio che avvicina entrambi. In quell'unica scena si concentra l'intero tema del film: Todd riponendo la sua fiducia nel padre accetta di essere un figlio mentre Donny, incitandolo a non scendere dalla bicicletta, dimostra di avere le capacità per essere un buon padre. Todd, interpretato da Adam Samberg, è cresciuto odiando suo padre e averlo intorno significa dover imparare ad accettare le proprie (imbarazzanti) origini.
CANTANTI ATTORI E CAMEO DI LUSSO
A far da contorno alla storia principale, vi sono Jamie, la fidanzata di Todd interpretata da Leighton Meester, e suo fratello Jamie, un marine piuttosto severo, che non perde l'occasione per scrutare il comportamento del futuro cognato e che ha le fattezze del giovane Milo Ventimiglia. Donny ha poi bisogno del suo miglior amico Vinny per ristabilire un contatto con Todd. Allo "zio" Vinny presta il volto Vanilla Ice, icona della musica rap degli anni Novanta, per la prima volta impegnato in un ruolo che non sia un semplice cameo. Vanilla Ice non è l'unico cantante del cast: nella parte di Brie troviamo Ciara, performer pop al suo esordio cinematografico. Brie è la figlia di una delle spogliarelliste dello stripclub preferito di Donny e in lei Todd trova una dolce spalla su cui poter contare, un'amica con cui condivide tutto ciò che gli capita. Il matrimonio di Todd si svolge nella tenuta del suo ricco capo, Steve Spirou, un uomo che non può fare a meno di mostrarsi cattivo nei confronti degli altri. Anche in questo caso, a interpretarlo è un cantante: Tony Orlando, icona della musica anni Sessanta e Settanta divenuto popolare anche come presentatore tv. I migliori amici di Todd sono il suo collega Phil e la moglie, interpretati da Will Forte (volto televisvo Usa del programma cult Saturday Night Live) e Rachel Dratch. Jim Nance, personaggio segnato da un modo di parlare molto strano e dal suo amore per la squadra dei Patriots, per ironia è interpretato da Rex Ryan, il vero allenatore dei New York Jets, squadra rivale dei Patriots. Completa il cast la comica Luenell nella parte di Champale, la spogliarellista madre di Brie che considera il proprio lavoro come una forma di piacere atta a portare la felicità e la gioia nel mondo. Piccoli ruoli, spesso comparsate speciali, sono affidati invece a James Caan, Eva Amurri e Susan Sarandon.
DUE MONDI DIVERSI
Produttore come accade quasi sempre dei film che interpreta, Adam Sandler per Indovina perché ti odio ha scelto di avere come regista il semiesordiente Sean Anders, a cui non ha fatto mancare i suoi consigli. Nonostante sia tacciato di far film "usa e getta", Sandler segue da vicino ogni aspetto produttivo dei suoi film, dalla sceneggiatura ai costumi, lasciando però piena libertà ai professionisti di cui si circonda. In un film in cui i personaggi principali non sono quello che sembrano all'apparenza, l'attenzione principale è stata rivolta alla costruzione dell'ambiente in cui questi vivono. Poiché fondamentalmente si parla di due mondi diversi - quello di Donny e quello del figlio -, la difficoltà principale è stata data dal costruire gli ambienti in cui vivono in modo da marcare le differenze e rispecchiare le psicologie dei personaggi. Simboliche dei due mondi sono la sede del Classy Rick Bacon, lo strip club preferito di Donny, e la casa di Steve Sirou, dove si terrà il matrimonio di Todd. Mentre le ricerche per la lussuosa villa si sono protratte per giorni (si tratta di una casa sulla spiaggia dotata di un campo di baseball) e hanno richiesto lavori per adattarla alleesigenze di sceneggiatura, lo stripclub è stato individuato subito in un locale che presentava tutto ciò che occorreva: banconi di legno, luci rotte e insegne che non avevano bisogno di modifiche.
Poiché Donny è un uomo che non è mai cresciuto, il suo appartamento è rimasto uguale nel tempo, fermo a quando un sedicenne Donny aveva provveduto ad arredarlo. La stessa scelta è alla base anche del look di Donny, fermo agli anni Ottanta e incurante dei cambiamenti intercorsi nel mondo della moda da allora.
Trailer
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Commenti (4) vedi tutti
Sicuramente è un film di grana grossa, che risulterà indigesto per molti palati fini, ma resta il fatto che diverte, con la prima parte che è un'insegna di gag continue che possono portare alla risata continua chi è ben disposto ad accettare questo stile grossolano, demenziale e volgare. Ma il film divertente per la sua assurdità
commento di silviodifedeIl film più brutto di Adam Sandler !!
leggi la recensione completa di daniele64Indovina perché la commedia racimola voti bassi. Anzi, no: guardala e capirai che alcune buone idee, sparse nella narrazione, non possono da sole fare un film.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria RiccardelliCommedia carina con tanti spunti divertenti, forse un po troppo volgare…
commento di IGLI