Regia di Srdjan Dragojevic vedi scheda film
Impresa non facile quella di Srdjan Dragojevic, nel voler tenere insieme tante cose: omofobia, fascismo, corruzione, guerre tra popoli coinquilini, malavita, storiografia (cronaca?), etc... insieme a leggerezza, sorriso, ironia, sdrammatizzazione. Un cocktail così ambizioso, per forza di cose, non può che risultare in parte delizioso e in parte indigesto. Così come il cocktail di personaggi, ricco e stimolante, che animano questo “Parada”: moltissime figure, alcune sovrapponibili, alla ricerca di un amalgama che funziona solo in parte, particolarmente in quella “leggera” del film, ma meno se si vuole poi alla fine riconoscere un valore “alto” del messaggio, specialmente alla luce di un finale che vuole arrivare al tono drammatico, e che forse in questo tentativo trova un inciampo non da poco.
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