Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
Nonostante la vittoria agli Oscar del 1973,e gli altissimi incassi mondiali realizzati dal film,per Francis Ford Coppola era obbligatorio girare un seguito dell'epopea della famiglia Corleone,più personale e più libero dalle direttive degli studios:conquistati pieni poteri,l'autore di "Apocalypse now" elaborò una vicenda più complessa,allacciando un confronto scespiriano tra il nuovo padrino,l'ex-anima candida Michael Corleone e il giovane Vito,ed esplorando in chiave politica la storia della Famiglia di fronte ai cambiamenti storici(il propagarsi politico-sociale della mafia,la rivoluzione cubana,l'integrazione capitalistica della malavita).Scommessa vinta oltremodo:"Il padrino-parte II" vinse più Oscar del primo film,e da sempre è riconosciuto come migliore del già illustrissimo predecessore.Merito,senz'altro,della grande attenzione di Coppola-sceneggiatore alla costruzione dei rapporti tra personaggi,ma anche dell'intelligenza del Coppola-regista nel dare le tonalità necessarie alle interpretazioni dei perfetti attori a disposizione.Ed è veramente deprecabile che la straordinaria prova di Al Pacino non sia stata premiata all'epoca come avrebbe strameritato:la progressiva insensibilizzazione di Michael Corleone,l'avidità di potere che lo scarnifica,l'impeto di ordire le trame lo porta ad un'inumanità assoluta,le colpe sanguinose di cui il personaggio si adonta sono rese con una personalità magnifica ,da attore superlativo.E il tetro finale,in cui foglie secche sono spazzate via intorno a lui,solo e oramai corrotto in ogni cellula e pensiero,è un'esatta definizione di mostruosità.
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