Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film
Decisamente superiore al primo capitolo, questa pellicola presenta la particolare caratteristica di essere contemporaneamente un sequel ed un prequel. Coppola (voto: 7) riduce sensibilmente i tempi morti che caratterizzavano il primo episodio e introduce un interessante e particolarissimo incrocio tra le vicende di Micheal Corleone (Al Pacino) e quelle di Vito Corleone (Robert De Niro) facendo ogni volta balzi di svariati decenni. La sceneggiatura (voto: 9) (firmata Coppola & Puzo) è nettamente superiore a quella del primo episodio e si rivela molto curata e variegata (si passa dalle vicende criminali a quelle familiari passando per quelle politiche internazionali).
Presenti molte scene davvero “crudeli” (su tutte l’omicidio del fratello di Michael Corleone ucciso fuori campo, cosa che aumenta il senso di disagio nello spettatore, mentre la mdp riprende Al Pacino), vengono, poi, introdotte anche diverse sequenze al limite del truce (la più “cattiva” è quella relativa all’omicidio commesso in Sicilia da Vito Corleone ai danni di un boss locale che viene praticamente sventrato), cosa che va a stemperare l’impronta “classica” data dalla statica regia di Coppola.
Eccellente la parte dedicata all’ascesa di Vito Corleone dove si mescola sapientemente gangster movie, genere drammatico, non rinunciando però anche ad una spruzzatina di commedia (sotto questo punto di vista si rivela molto divertente il “siparietto” tra Vito Corleone e il calabrese che ha sfrattato una donna amica della moglie del “padrino”). Eccellenti anche le scenografie (voto: 9), specie quelle relative alla parte di Vito Corleone.
Le interpretazioni degli attori sono di primo livello grazie ad un cast stellare che può usufruire delle performances di un Robert De Niro magistrale (voto: 9) sebbene, purtroppo, compaia poco nel corso della pellicola e di un Al Pacino (voto: 8-) che pur fornendo una buona prestazione perde il virtuale confronto con il buon Robert. Ma al di là delle due “superstar”, forniscono interpretazioni di rilievo anche Gastone Moschin (voto 9 x il suo cammeo) (attore generalmente presente nei nostri poliziotteschi: ex in “Milano Calibro 9” ) nei panni del napoletano “Fanucci”, Robert Duvall (voto: 7), Talia Shire (voto: 7.5), John Cazale (voto: 7.5+). Presenti anche cammei di validi attori come Danny Aiello (“Leon”, “C’era una volta in America”), Joe Spinell, Harry Dean Stanton (“Alien”, “Christine – La macchina infernale”) e addirittura un certo Roger Corman (non so se si tratti proprio del regista o di un omonimo). Buonissime le musiche composte dal nostro Nino Rota (voto: 8). In definita siamo al cospetto di una pellicola che entra di diritto tra i più bei gangster movie di sempre, inferiore a “C’era una volta in America”, ma che può insidiare il posto d’onore ad opere come “The untouchables”, “Scarface”, “Quei Bravi ragazzi” e “Carlito’s Way”, oltre ovviamente a “Il Padrino – Parte I”. Voto: 8.5
Cammeo tanto breve quanto eccellente. Grande Gastone! Voto: 9
Buona interpretazione, ma non siamo ai suoi massimi livelli che a mio avviso raggiungerà solo qualche anno dopo con opere come “Scent of Woman”, “L’Avvocato del Diavolo”, “Scarface”, “Carlito’s Way”, tanto x citarne alcune. Voto: 8-
Magistrale e giustamente premiato con un oscar. La sua è un’interpretazione allo stesso tempo flemmatica e imperiosa. Sicuramente da annoverare tra le sue tante belle interpretazioni. Voto: 9
Continua con una regia tutt’altro che dinamica, anche se per fortuna riduce i tempi morti e incrocia la storia di Michael Corleone con quella del padre. Il confronto però con i vari Leone, Scorsese e De Palma è abbondantemente perso sotto il profilo della regia. Voto: 7
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